MILANO – “Sulle regionali la coalizione conferma che si presenterà con candidati comuni e condivisi. Per quanto riguarda la Lombardia, se davvero il presidente Maroni per motivi personali non confermasse la disponibilità alla sua candidatura, verrebbe messo in campo un profilo già comunemente individuato”. Lo si legge nel comunicato congiunto del vertice del centrodestra ad Arcore.
E’ questa la notizia più importante uscita fuori dal vertice a cui hanno partecipato le tre gambe dell’alleanza di centrodestra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che ha oscurato quella altrettanto importante dell’abolizione della Legge Fornero ( in caso di vittoria), legge da sempre osteggiata da Matteo Salvini e votata a suo tempo anche da Forza Italia.
Tra le ipotesi più credibili della scelta di Maroni, quella di tornare a fare politica a Roma. Scrive il Corriere della Sera:
“L’election day in Lombardia avrebbe costretto il presidente uscente della Regione a scegliere di candidarsi o per un bis al Pirellone o per un posto a Roma. Non avrebbe potuto correre per entrambe le competizioni elettorali. Può darsi che la rinuncia alla Regione preluda per Maroni un ritorno a Roma, anche se quel forfait ‘per motivi personali’ a cui fa riferimento il comunicato congiunto fa intendere un disagio da parte dell’attuale governatore lombardo”.