Roberto Speranza: “Governo Pd-M5s? No. Abbiamo fatto una scelta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Luglio 2013 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Roberto Speranza: "Governo Pd-M5s? No. Abbiamo fatto una scelta"

Roberto Speranza (Foto Lapresse)

ROMA – “Un governo Pd-Movimento 5 Stelle? No. Mesi fa abbiamo fatto una scelta. E poi mi pare chiaro che l’inaffidabilità sia la loro cifra”: il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Roberto Speranza, esclude possibili alleanze con il Movimento di Beppe Grillo. 

In un’intervista a Francesco Grignetti della Stampa Speranza prova a calmare gli animi dopo giornate di caos politico all’interno dello stesso Pd, oltre che della stessa maggioranza.

Speranza ricorda come mesi fa

“con grande senso di responsabilità abbiamo deciso di costituire questo governo, guidato autorevolmente da Enrico Letta, a cui certo non pensavamo prima. Così abbiamo risposto al discorso d’insediamento del Capo dello Stato e soprattutto alla domanda degli italiani: avere un governo. Il senso di quella scelta è che prima viene l’interesse dell’Italia, poi tutto il resto. Anche l’interesse del partito. Quindi, per restare al fondo delle cose: ci si dica se quella scelta non vale più”.

La domanda di Speranza è rivolta al Pdl, che, secondo lui, deve chiarire se privilegiare l’Italia o gli interessi di partito. E torna sulla richiesta di tre giorni di sospensione di lavori parlamentari fatta dal Pdl e alla fine votata da gran parte del Pd. Speranza dice che il partito era contrario.

Speranza difende a spada tratta l’operato del governo Letta.

“Io penso che il governo è partito con un’azione positiva nella grande vera battaglia che conta, e cioè quella europea. È solo lì che si può invertire il ciclo perverso dell’austerità. Per questo ribadisco la mia domanda di fondo: il Pdl, che ha la responsabilità primaria di aver creato una gran confusione in questi giorni, è in grado di dirci con chiarezza se viene prima l’Italia o viene prima la questione giudiziaria di Berlusconi? Perché, guardi, io non ho paura di dire che con il Pdl abbiamo dimostrato di condividere una linea. Perché, però, ora si tralasciano le questioni di merito e si aggiunge il carico di questioni individuali che non c’entrano niente?”.

Il capogruppo ammette che il Pd non è esente da problemi interni. “Legittimo”, dice. E ricorda che “questo governo nasce anche per rispondere al voto di febbraio con la sua dirompente carica di antipolitica a cui ha dato corpo il M5S. Questo governo, nel fare cose concrete, deve rispondere anche a quel disagio”.

Ma proprio sui grillini il giudizio del giovane politico democratico è netto: “Mi pare chiaro che l’inaffidabilità sia la loro cifra”.