Rocco (Casalino) e i suoi fratelli: gli stipendi pubblici dei capi propaganda M5S

Rocco (Casalino) e i suoi fratelli: gli stipendi pubblici dei capi propaganda M5S
Rocco (Casalino) e i suoi fratelli: gli stipendi pubblici dei capi propaganda M5S

ROMA – Prende 169mila euro lordi l’anno il capo della comunicazione Rocco Casalino, più del suo presidente del Consiglio, mentre il suo nutrito staff costa più di quelli dei governi precedenti. Nulla di cui vergognarsi, dice Casalino: me li merito tutti quei 169mila euro lordi l’anno perché sono a capo della comunicazione del governo, ho guidato la comunicazione della campagna elettorale di un partito che ha preso il 33%, perché sono bravo e quello è il compenso del mio ruolo.

Casalino si difende dalle attenzioni di media e opinione pubblica dopo che, in ritardo sui tre mesi previsti, finalmente sono stati resi pubblici i compensi dello staff propaganda del governo. E di partito, ma con i soldi pubblici.

Sulla circostanza che oggi Casalino parli con orgoglio di bravura e competenza che devono essere pagati come meritano, o che la sua retribuzione sia la stessa elargita dei governi casta che hanno preceduto quello francescano del cambiamento, ci si tornerà.

Gli stipendi dei Casalino boys. Intanto, spulciando le cifre delle buste paga relative a chi nello staff si occupa di comunicare, si evince che i Casalino boys (L”Espresso che li ha pubblicati preferisce Casaleggio boys, perché è da lì che vengono), divisi tra ufficio del premier e segreteria particolare del vicempremier Di Maio, guadagnano più di tutti rispetto agli staff omologhi di Gentiloni, di Renzi, di Letta.

Il capo Casalino (91mila euro stipendio base + 59500 euro emolumenti accessori + 18mila di indennità) guadagna appunto 169mila euro annui, sensibilmente di più dello stesso presidente del Consiglio Conte (114mila lordi). Dopo di lui Pietro Dettori, big della comunicazione 5 Stelle e braccio destro di Davide Casaleggio, responsabile della comunicazione social a 130mila euro annui.

Maria Chiara Ricciuti, vice capo ufficio stampa (129.196mila euro lordi). Dario Adamo, responsabile editoriale, prende 115mila euro annui (Dettori e Adamo sono due dei 4 soci della piattaforma Rousseau). Massimo Bugani 80mila euro annui. Laura Ferrarelli e Massimo Prestia 68mila euro.

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