Rocco Casalino e il video su anziani e down. Il giornalista Fedocci conferma la recita

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 9 Novembre 2018 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA
Rocco Casalino e il video contestato su anziani e down. Il giornalista Fedocci conferma la recita

Rocco Casalino e il video su anziani e down. Il giornalista Fedocci conferma la recita

ROMA – Cosa è davvero il video di Rocco Casalino che parla male di anziani e down? Una recita, come ha sostenuto anche il diretto interessato? Una esercitazione per una scuola di giornalismo, come sostiene il giornalista Enrico Fedocci? E poi chi può stabilire se il portavoce di Palazzo Chigi stesse dicendo il vero o se non stesse comunque fingendo, visto che di una esercitazione si trattava e non di una intervista “ufficiale”? Una “vera” intervista, come sostengono i detrattori di Casalino? Proviamo a mettere insieme i vari elementi della storia.

La sera del 7 novembre alcuni siti riprendono il video pubblicato su YouTube da ArcadeTv, un video che risale ad alcuni anni fa, quando Casalino non era ancora uno dei capi della comunicazione del Movimento 5 Stelle e non era più sulla cresta dell’onda (mediatica) dopo la partecipazione alla prima, seguitissima, edizione del Grande Fratello.

Ma cosa si vede nel video? Seduto su una cattedra in una classe piena di ragazzi, Casalino dice: “Da bambino, da sempre, i vecchi mi fanno schifo. E tutti i ragazzi down… mi danno fastidio. Non ho nessuna voglia di relazionarmi a loro, nessuna voglia di aiutarli, poveretti che gli è capitata ‘sta cosa ma non voglio occuparmene”.

Qualcuno in classe gli contesta l’uso del termine “schifo” per descrivere il suo rapporto con anziani e ragazzi con la sindrome di down, ma Casalino non arretra di un passo: “È come se fa schifo il ragno… io provo fastidio… è imbarazzo, non so come spiegarlo, non voglio perderci tempo… non mi va di stare con i vecchietti, non voglio stare dietro ai bambini, non voglio fare bambini, non mi va di stare dietro a uno che è down, che non capisce niente”.

Il video ha sollevato subito grande indignazione, non solo nei giornali che non hanno in simpatia M5s (per usare un eufemismo), ma anche negli avversari politici di Casalino e nei singoli giornalisti e opinion leader che infestano i social di commenti su qualunque argomento, spesso comodamente seduti sulla loro poltrona. Dopo qualche ora arriva la replica sul Blog delle Stelle: Casalino spiega che stava recitando e parla di fake news create ad hoc contro di lui e pretende le scuse dei giornali interessati. Giornali che rispondono citando le parole del teatro e di Fedocci, che a loro modo di vedere smentiscono la versione del portavoce di Chigi. Ad ascoltare la versione integrale di Fedocci, però, sembra proprio che il giornalista confermi la versione di Casalino.

Casalino, siamo nel 2014, sul sito di Beppe Grillo, spiegò anche in quell’occasione che stava recitando. E lo spiegò facendo proprio riferimento a quell’incontro e a quel vecchio personaggio che aveva studiato al “Centro Teatro Attivo”. Tesi che sembrerebbe essere confermata dal fatto che alle spalle di Casalino c’è una lavagna su cui si può leggere Centro Teatro Attivo.

Il teatro, però, interpellato in merito, ha preso le distanze dal filmato, dicendo che non si trattava di una recita: “Il video in questione non è stato girato presso la nostra sede, né in un corso organizzato da noi. Ci riteniamo estranei alla vicenda e prendiamo le distanze dai contenuti espressi. Centro Teatro Attivo è una scuola che promuove da sempre, attraverso il teatro, una filosofia di inclusione”.

Il giornalista Enrico Fedocci è poi intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Ecco cosa ha detto Fedocci del video: “Io in quel corso di giornalismo portavo in aula dei personaggi da far intervistare agli student. Portavo anche esponenti delle forze dell’ordine, per simulare una conferenza stampa su un omicidio, e far esercitare i ragazzi a intervistarlo, poi avevano il compito di fare il pezzo. Un giorno mi saltò un ospite, Mario Moretti, perché il giudice di sorveglianza non aveva dato l’autorizzazione. Conobbi Casalino la sera prima della lezione e gli chiesi di venire in aula, lui accettò.

Gli dissi: ‘Rocco, mi raccomando, è una simulazione di conferenza stampa, sollecita i ragazzi’. Lui mi chiese: ‘Devo provocarli?’. Io risposi: ‘fai come facevi a Buona Domenica’. Quando lui è arrivato in aula, è stato abbastanza forte e molto chiaro e certe volte i ragazzi li sollecitava al punto che loro non lo sopportavano. Si è creato un contrasto, in particolar modo con una studentessa e quando i ragazzi fecero il pezzo notai che l’avevano scritto di pancia. E io nel correggerli dissi: ‘ragazzi, il cronista deve stare sempre un passo indietro le emozioni’.

Casalino era un personaggio un po’ scialbino, aveva fatto il Grande Fratello 4 anni prima, non aveva fatto ancora politica, era ospite fisso a Buona Domenica. Mi serviva un personaggio che avesse un po’ di personalità e lui ha interpretato quel ruolo. Non avevamo assolutamente concordato quello che doveva dire, gli ho solo chiesto di interpretare un ruolo e lui ha scelto di dire quelle cose”.

“Il sito che ha pubblicato il video ha preso solo una porzione del filmato che io avevo messo su youtube – ha aggiunto Fedocci – Io quelle frasi non me le ricordavo neanche. Nell’insieme lui è stato veramente efficace. Quando siamo usciti, lui mi disse: ‘è stata un’esperienza bellissima, mi piacerebbe fare il giornalista, mi aiuti?’. Quel giorno è nato il sacro fuoco per il giornalismo. Io gli dissi: ‘non mi pare tu abbia la credibilità per fare il giornalista, poi non potresti più andare a Buona domenica’. Lui mi disse: ‘Io sono assolutamente convinto, sono disposto a mettermi in discussione’.

Quando mi sono ritrovato con le cassette di tutti gli incontri, mi sono ritrovato anche quella di Rocco Casalino e le ho pubblicate tutte. Lui era informato di questo, anche perché gli mandai il link. Ascoltando tutta la registrazione, che non è integrale perché l’ha ripreso una studentessa che collaborava con una tv locale e ha fatto anche dei tagli, lui ha fatto un eccellente intervento. Quello che notavo è che era davvero provocatorio, io non avrei mai cercato di suscitare così tanto l’antipatia del mio interlocutore come ha fatto lui. Molti ragazzi avevano espresso grande fastidio nei suoi confronti. Io avevo una chiara percezione del fatto che lui non pensasse quelle cose.

Durante la correzione ho appreso che molti studenti avevano capito che era una provocazione e altri che invece erano un po’ più boccaloni e non se ne erano accorti. C’è anche una parte del video in cui la folla si stava eccitando troppo e io dico: ragazzi, guardate che è un provocatore. Quando io digitalizzato questo contenuto dopo tanti anni chiaramente l’ho visto e  ho pensato: è riuscito a fare davvero quello che voleva. Lui era capace di manipolare il suo interlocutore, voleva farli arrabbiare ed ha utilizzato qualsiasi mezzo per farli arrabbiare”.