ROMA – “Non voglio creare problemi”, aveva dichiarato in giornata Stefano Rodotà. E a quanto pare, nonostante alcuni endorsement dell’ultimo minuto (su tutti Fabrizio Barca, che però non vota), la candidatura di Rodotà di problemi non ne ha creati.
Non ha “sfondato” nel Pd, che, per la prima vota in queste elezioni per il presidente della Repubblica, ha votato compatto: Giorgio Napolitano.
Rodotà era sostenuto – oltre che da un numero crescente di manifestanti che affollava piazza Montecitorio – dal Movimento 5 Stelle e da Sel, ovvero da 162 + 45 = 207 elettori. Alla fine ha preso 217 voti, solo 10 in più.
Se il nuovo partito doveva nascere con uno smarcamento di pezzi del Pd dal voto per Napolitano, è nato male.
I commenti sono chiusi.