ROMA – Niente Imu sulla prima casa per il 36% delle famiglie capitoline. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, annuncia così la conclusione dei lavori di revisione delle rendite catastali. Conti da cui è derivato “un extragettito – promette il sindaco – che abbiamo scelto di utilizzare per abbassare l’Imu sulla prima casa, mediante il ‘quoziente Roma’ già applicato alla tariffa dei rifiuti”. Esentate 376mila famiglie, con redditi Isee non superiori a 15 mila euro.
“Abbiamo una notizia molto importante per le famiglie romane – ha esultato Alemanno – il 36% delle prime case a Roma saranno esentate dal pagamento dell’Imu: è un risultato storico e un segnale che diamo alla politica nazionale”.
La misura messa in campo da Roma Capitale è stata resa possibile grazie a un extragettito previsto di 116,2 milioni di euro recuperato dalla revisione delle rendite catastali di 174.846 immobili in zone di pregio che fanno parte dei 223.407 analizzati. Dopo il processo di revisione ci si è resi conto che il 78% degli immobili ”nonostante fossero immobili di lusso, venivano sottovalutati” e godevano di un ingiusto beneficio che ha portato a una necessaria modifica delle rendite catastali.
Per avere diritto all’esenzione le famiglie dovranno avere dei requisiti: prima di tutto un reddito Isee inferiore a 15mila euro che tiene conto di variabili come il numero di figli a carico, la presenza di un disoccupato o di un invalido.
Ora, serviranno due delibere di giunta che verranno approvate la settimana prossima. Una obbligatoria con la quale si prende atto delle nuove rendite catastali e l’altra destinerà le risorse che si recupereranno al quoziente familiare. Le tempistiche non permetteranno di applicare l’esenzione sin dal pagamento della I rata che scade a giungo ma le famiglie interessate potranno chiederne il rimborso. ”Quello che abbiamo fatto non è un sogno e testimonia che si può abbassare il peso dell’Imu ovviamente cominciando dalle famiglie più povere e con più figli”.
Ma non mancano coloro i quali sentono odore di spot elettorale a un mese esatto dal voto. Il candidato democratico alla poltrona di sindaco, Ignazio Marino, ha osservato: “Dopo aver fatto pagare ai cittadini romani l’aliquota Imu più alta d’Italia, sia per la prima che per la seconda casa, Alemanno ora si pente e promette di toglierla a migliaia di famiglie. Alleggerire la pressione fiscale sui romani è una priorità che richiede anche la riforma del catasto, competenza del Parlamento”.
”Insieme agli altri Sindaci – ha quindi aggiunto Marino – mi batterò per una rapida approvazione della necessaria revisione del calcolo degli indici. Dalla giunta di centrodestra, oltre alle forte pressione fiscale, ereditiamo anche un debole contrasto all’evasione. Le aliquote Imu fissate dal Campidoglio – ha concluso Marino – necessitano urgentemente di una revisione e di un adeguamento alle reali capacità contributive dei cittadini romani”.
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