ROMA – Il Comune di Roma ha approvato il bilancio del 2012 da oltre 10 miliardi di euro ed evita il commissariamento, scrive Repubblica. L’assemblea comunale si è riunita nella prima mattina del 7 novembre e alle 5,30 ha dato il suo sì con 34 voti a favore, 20 contrari dell’opposizione e l’astensione del consigliere Fabrizio Santori, Pdl.
Al piano investimenti saranno destinati 5.010.380.680, mentre gli altri 5.241.980 in parte corrente. L’approvazione del bilancio scongiura il rischio di commissariamento, che sarebbe arrivato il 25 novembre, spiega Repubblica:
“Per Roma Capitale è quindi scongiurato il rischio commissariamento che sarebbe arrivato, il 25 novembre, se il bilancio non fosse stato approvato. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro aveva fatto pervenire al consiglio una diffida intimando l’approvazione del bilancio entro quella data”.
Il sindaco Gianni Alemanno non ha perso tempo e su Twitter ha scritto:
“Approvato il bilancio di Roma dopo sette mesi di ostruzionismo della sinistra. Questa pattuglia di eroi ce l’ha fatta”.
Non mancano ora le polemiche, con il capogruppo del Partito democratico Umberto Marroni che ha attaccato:
“Il centrodestra ha approvato, con la solita arroganza sugli emendamenti, l’ennesimo atto contro Roma. Dopo aver licenziato il bilancio con ben undici mesi di ritardo, con tanto di diffida del prefetto che ha palesato il fallimento del primo cittadino al governo della Capitale, la Giunta Alemanno presenta alla città una manovra non in grado di rispondere alla crisi e alle esigenze di sostegno per le famiglie e di sviluppo per le imprese romane”.
Marroni ha poi aggiunto, scrive Repubblica:
“La battaglia di queste ore del Pd e delle opposizioni a difesa del sociale e del decentramento – ha spiegato ancora Marroni – ha permesso di migliorare parzialmente il bilancio 2012 scongiurando il taglio di 3 milioni di euro precedentemente previsto sui municipi, stanziando più risorse sul sociale e sul buono casa, fondi che riteniamo però insufficienti per fare fronte a quella che si registra nella capitale come una vera e propria emergenza sociale. Positiva inoltre l’istituzione della commissione bipartisan da noi richiesta da settimane per procedere al riordino delle aziende capitoline imposto dal decreto del Governo Monti sulla spending review. Dispiace appurare invece il disinteresse della destra nei confronti delle famiglie visto che risultano del tutto insoddisfacienti le risorse stanziate per il diritto allo studio”. “Con l’ultimo bilancio- ha concluso Marroni- il cui ritardo nell’approvazione con relativa diffida del prefetto ha esposto Roma all’ennesima figuraccia e ha segnato un record negativo per la Capitale, può dirsi chiusa la fallimentare parentesi Alemanno”.