Roma, dopo il caso Bianchi al Comune caccia ai dirigenti senza laurea

Roma, dopo il caso Bianchi al Comune caccia ai dirigenti senza laurea
Il Campidoglio

ROMA –  Al Comune di Roma è caccia ai dirigenti senza laurea. Dopo il caso di Andrea Bianchi, capo staff del vicesindaco Luigi Nieri assunto grazie ad una laurea che non possedeva, il dipartimento Risorse Umane del Campidoglio sta setacciando curriculum e università, raccontano Elena Panarella e Fabio Rossi sul Messaggero. I controlli servono anche a verificare se i dirigenti assunti dalla gestione Ignazio Marino hanno i titoli di specializzazione per i quali sono stati destinati. E per i quali prendono stipendi da manager.

Il consigliere regionale di centrodestra, Fabrizio Santori, attacca: “Il punto è che per pagare di più queste persone che non hanno compiti dirigenziali li hanno inquadrati come dirigenti andandosi così a incartare da soli, perché devono avere dei requisiti specifici che forse non tutti hanno”.

Lo scorso settembre giunta aveva emanato una delibera che porta al 15% dell’organico il numero di dirigenti che possono essere assunti con contratto a termine su rapporto fiduciario. Ma le polemiche non finiscono qui. La giunta non è d’accordo nemmeno sulle nomine di vertice dell’Atac, la munipalizzata dei trasporti pubblici: “La mia valutazione è negativa, ha detto al Messaggero il coordinatore della maggioranza di centrosinistra, Fabrizio Panecaldo. Le scelte sulle figure dirigenziali di Atac non vanno nella direzione dell’auspicata discontinuità”.

 

 

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