Roma, Raggi perde l'ennesimo pezzo: lascia il sostituto di Colomban alle Partecipate, Alessandro Gennaro Roma, Raggi perde l'ennesimo pezzo: lascia il sostituto di Colomban alle Partecipate, Alessandro Gennaro

Roma, Raggi perde l’ennesimo pezzo: lascia Alessandro Gennaro, il sostituto di Colomban alle Partecipate

Roma, Raggi perde l'ennesimo pezzo: lascia il sostituto di Colomban alle Partecipate, Alessandro Gennaro
Roma, Raggi perde l’ennesimo pezzo: lascia il sostituto di Colomban alle Partecipate, Alessandro Gennaro

ROMA – L’assessore Alessandro Gennaro, con delega alle società Partecipate di Roma, “ha deciso di rimettere le deleghe e lascia la giunta. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Si tratta di una sua scelta presa in totale autonomia. Abbiamo assistito a uno sciacallaggio mediatico su contrasti tra me e lui che non ci sono mai stati. Voglio ringraziarlo per il lavoro svolto e per il carico che si è assunto. Un lavoro estremamente gravoso e che ha svolto in modo egregio”. Lo ha annunciato la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“E’ una decisione maturata per ragioni strettamente personali” per un impegno diventato “poco compatibile con miei altri impegni di natura professionale”, ha detto Gennaro il quale aveva sostituito l’ex assessore Massimo Colomban, che aveva a sua volta lasciato la giunta Raggi.

Con il salto di Gennaro, che venne nominato lo scorso ottobre al posto di Colomban, il calcolo dei rimpasti e dei decreti di nomina e di revoca di Virginia Raggi in nemmeno due anni di governo della Capitale diventa materia da astrofisici nucleari. In molti ne hanno perso il conto. I più zelanti sono arrivati con il pallottoliere a quota 18. Ma tutto può ancora succedere. Anche in maggioranza ci sono diversi bulloni da stringere. Il primo di questi è quello di Gemma Guerrini, che nessuno riesce a far dimettere da vicepresidente della Commissione cultura. Né Luca Bergamo né Raggi. Si tratta della consigliera che ha bollato come «feticismo» la rassegna di film proiettati a piazza San Cosimato, scatenando la reazione di quasi duecento artisti internazionali, tra attori e registi, premi Oscar e David di Donatello, che ne hanno chiesto le dimissioni. Inutilmente, però. (Simone Canettieri, Il Messaggero)

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