Carlo Ripa di Meana lascia “Italia Nostra” per Alemanno: “Apprezzo il suo dressage”

Carlo Ripa di Meana (LaPresse)
Carlo Ripa di Meana (LaPresse)

ROMA, 11 MAG – Carlo Ripa di Meana si dimette da presidente di Italia Nostra Roma per sostenere la corsa del sindaco Gianni Alemanno alla riconferma in Campidoglio, e “per collaborare direttamente alla battaglia”. Una ”decisione che include anche riserve e dissensi sui suoi cinque anni di governo” ma presa ”perché rimanga al timone della città di Roma la mano esperta di Alemanno, preferibile all’inesperienza degli altri candidati”.

”Da parte nostra c’è la massima disponibilità’ e attenzione a dare risposte alla città – dice Alemanno -. Sulla metro C e altri temi ci confronteremo ancora”. Classe 1929, già parlamentare europeo, ministro dell’Ambiente, leader dei Verdi e presidente nazionale di Italia Nostra, Ripa di Meana lascia così il suo ultimo incarico: la presidenza della sezione romana dell’associazione. Da qui, proprio nell’anno di insediamento di Alemanno, era stato protagonista, insieme a sua moglie Marina (l’imprevedibile stilista-scrittrice precedentemente sposata con il duca Alessandro Lante della Rovere) delle dure battaglie sia contro la chiusura dell’ospedale San Giacomo ad opera della Regione e sia per dire no alla realizzazione del progetto di parcheggio sotto il Pincio.

Una ‘vittoria’, quest’ultima, che oggi lui stesso ricorda tra gli aspetti ‘positivi’ dell’operato dell’attuale sindaco. E Alemanno ringrazia: ”Questo dimostra che il nostro impegno per migliorare la qualità della vita in città è stato apprezzato da una delle personalità più note e impegnate in campo ambientale e culturale”.

Ripa di Meana sottolinea che la sua non è ”una decisione acritica”, anche perché le critiche al primo cittadino in questi anni, di certo, non le ha fatte mancare. Come quando nel 2009 dichiarò che ”il governo quotidiano della città non si percepisce”, oppure quando nel 2010 si spese contro la costruzione di grattacieli nella Capitale e ”il workshop delle archistar” ribadendo anche il ”no alla Formula 1”.

L’ultimo Sos risale ad un mese fa: un esposto alla Corte dei Conti sui lavori per la tratta San Giovanni Colosseo della metro C e l’allarme sul ”Colosseo a rischio”. Oggi mentre Ripa rilancia ”un nuovo appello ad Alemanno perché venga rinviato l’inizio dei cantieri della Metropolitana C al Colosseo e ai Fori Imperiali”.

Quanto dichiarato da Carlo ripa di Meana, oggi12 maggio viene ribadito in un’intervista a Concetto Vecchio di Repubblica:

Non trova di tradire così gli ideali di una vita a sinistra?

“Non trovo, francamente. Cos’è oggi la sinistra? Se lo domanda anche il Pd in maniera angosciosa”.

Ma che meriti ha Alemanno?

“È presto detto. Preferisco l’imperfetto Alemanno, che però si è fatto cinque anni didressage, di addestramento, ai volenterosi dei suoi concorrenti”.

Cinque anni di scandali, di connivenze con dubbi personaggi del passato…

“Ha ragione, infatti deve cambiare buona parte dell’équipe, lui stesso ha detto che le ultime scelte non sono state felici..”.

Vede…

“Però, ho ammirato la sua rinuncia, contro il parere di molti funzionari, al parcheggio del Pincio, iniziato da Veltroni: una vera impresa di affarismo urbanistico..”.

Le sembra ben amministrata Roma?

“Luci ed ombre, ma Marino proprio non mi convince…”.

Scommetto che ha votato per Berlusconi alle politiche.

“Esatto, è stato il mio primo voto per lui. Spero che Roma tenga. Se cade, Berlusconi verrà travolto”.

Come nasce questo innamoramento per il Cavaliere?

“Ecco, nella qualità dell’uomo Berlusconi, dato mille volte cotto, mille volte morto, ho trovato una sintonia con le cose profonde: in campagna elettorale diceva verità infinitamente più pacate di quelle naif di Bersani…”.

Ma perché dice che contro di lui c’è addirittura una caccia all’uomo?

“Siamo in presenza di un assassinio mediatico, che mi ricorda le accuse della Cederna contro il presidente Leone…”.

Silvio Berlusconi in un altro Paese non sarebbe mai arrivato al potere.

“Sa qual è oggi il vero conflitto d’interessi? Mps”.

Il Monte dei Paschi?

“….(Breve silenzio). Eh, io immagino lo stupore per questa mia scelta. Posso immaginare i dissensi che provocherà”.

Non teme lo stupore di chi l’ha seguita per una lunga storia?

“Credo di no. Se avranno la pazienza di consultarmi, sarò felice di spiegarglielo personalmente”.

E Marina, che dice?

“Ho aspettato che tornasse dalla presentazione del suo libro a Bolzano e Trento per dirglielo. Sa, siamo talmente vicini e prossimi. Mi ha ascoltato lungamente, in silenzio: ‘Beh, Carlo, ti sento così deciso, ti capisco’”.

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