Roma, scintille tra Alemanno e Bertolaso sugli appalti della Protezione civile nella capitale

Guido Bertolaso

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha attaccato il capo della Protezione civile Guido Bertolaso sulle eventuali scorrettezze nell’assegnazione degli appalti per alcune emergenze nella capitale gestite dalla Protezione civile. Di fronte alla piccata reazione di Bertolaso, Alemanno ha fatto marcia indietro ma resta il fatto che un esponente di governo come il sindaco di Roma ha preso pubblicamente posizione sullo scandalo che ha coinvolto i vertici della Protezione civile.

Alemanno ha detto: “Attendiamo il lavoro della magistratura. Vogliamo che tutti i vari interventi vengano passati attentamente al setaccio e valutare se emergono scorrettezze e altri aspetti che non conosciamo perché Roma indubbiamente è stata teatro di molti interventi emergenziali e di protezione civile. Vogliamo sapere se ci sono state scorrettezze e se la nostra città ha pagato un costo rispetto a ciò”. Alemanno lo ha detto in merito alla notizia secondo cui il gruppo Anemone avrebbe avuto contratti nel Lazio per oltre 100 milioni di euro. “Chiediamo alla magistratura di accertare la verità – ha aggiunto – e di far sì che ci sia la massima trasparenza. Da questa vicenda, per il futuro, impariamo che è meglio avere procedure più snelle, più rapide e normali per evitare quelle procedure straordinarie che poi possono essere occasioni per situazioni illecite o inaccettabili”.

Seccata la reazione di Bertolaso che ha indirizzato una lettera al sindaco di Roma Alemanno per esprimere “Vivo stupore” per le dichiarazioni rilasciate. Le affermazioni fatte “oltre a contrastare con la realtà dei fatti, suggerisce un’attenta riflessione sull’opportunità di mantenere la vigenza degli stati di emergenza che interessano attualmente il territorio della capitale considerata la sfiducia da Ella manifestata in merito alle procedure attuate dai Commissari Delegati. Le devo però ricordare che anche Ella riveste attualmente l’incarico di Commissario delegato per l’emergenza traffico nel Comune di Roma e che Ella stessa ha richiesto la proroga dello stato di emergenza per tutto l’anno in corso, anche al fine di mantenere in vigore i numerosi contratti di lavoro a tempo determinato riguardanti il corpo di Polizia municipale e i collaboratori della struttura commissariale, superando le perplessità pur manifestate dallo scrivente Dipartimento”.

“Mi risulta inoltre vigente – prosegue Bertolaso – lo stato di emergenza per l’alluvione del Tevere in relazione al quale Lei dovrebbe rammentare che solo grazie alla normativa emergenziale è stato possibile procedere una volta per tutte alla ripulitura degli argini del fiume che attendeva da anni ed alla gestione ordinata dello stazionamento dei natanti e delle piattaforme nel suo alveo”. Il sottosegretario rileva poi che “con nota del 26 febbraio 2010 la S.V. chiedeva la dichiarazione dello stato di emergenza a causa di problemi di dissesto strutturale del complesso degli edifici siti in Roma in Via Montecassiano n. 78. Come ricorderà tale istanza è stata disattesa dallo scrivente Dipartimento in considerazione della mancanza dei presupposti previsti dalla legge n. 225/92”. “Le chiedo pertanto di precisare – si legge ancora nella lettera – se la sfiducia del sistema di Protezione civile costituisca il frutto di una cattiva interpretazione giornalistica o se le precedenti determinazioni amministrative adottate debbano essere tutte rimeditate. Le anticipo fin d’ora – conclude Bertolaso – che la chiusura degli stati emergenziali é obiettivo prioritario del Dipartimento della Protezione civile”.

Ma dopo questa lettera Alemanno ha subito fatto marcia indietro: “Confermo la mia piena fiducia nell’operato della Protezione Civile Nazionale e del sottosegretario Guido Bertolaso-ha detto il sindaco di Roma-. Più volte la Protezione Civile è intervenuta per fronteggiare emergenze gravissime per la nostra città: basta pensare agli interventi di più di un anno fa sul Tevere, dove ha coordinato le operazioni per fronteggiare la piena e dove sta operando per risanare gli argini del fiume. Ricordiamo ancora tutti gli interventi che vengono fatti per l’emergenza traffico e per il Polo archeologico centrale. Senza tutto ciò, Roma oggi si troverebbe sicuramente in una situazione molto più grave e difficile di quella che quotidianamente vive”.

“Non a caso – conclude Alemanno – in occasione del “Concerto di Natale per la Pace” del dicembre scorso abbiamo consegnato un riconoscimento ufficiale a Guido Bertolaso per tutto quello che ha fatto per la Capitale”.

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