ROMA – Bollette dei rifiuti salatissime per le circa 300 scuole paritarie di Roma. Dai 6 mila euro dello scorso trimestre a quasi 20 mila. Il motivo? Nessun aumento delle tariffe, si è giustificata l’Ama, ma soltanto la decisione del Campidoglio di non offrire più agevolazioni per le private. Fino allo scorso anno, infatti il Comune di Roma copriva il 66,7% dei costi della tassa rifiuti. Ma con la manovra, approvata dall’assemblea capitolina a luglio scorso, ha deciso di darci un taglio netto. Le agevolazioni rimangono invece per tutte le scuole statali della Capitale.
La stangata è arrivata senza preavviso, protestano molti istituti. Soltanto una lettera, acclusa alla maxi-bolletta di gennaio, che spiega il perché del salasso e una “cortesia”: la suddivisione dell’importo in 6 rate mensili, “per venire incontro alle esigenze di liquidità degli istituti”.
Il bollettino scade il 16 febbraio, ma molte scuole non sanno dove prendere i soldi:
“Come facciamo? Noi viviamo delle rette delle famiglie, ci vogliono far chiudere? Non possiamo aumentarle, la crisi c’è per tutti”.
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