“Ruby portata ad Arcore da altri”: Lele Mora, “anima pura”

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 13:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – “Io sono un’anima pura. Io non ho fatto niente”. Lo ha dichiarato l’agente dei vip Lele Mora, a margine di una conferenza stampa di presentazione del festival di San Mauro Mare, parlando del caso Ruby. Noi tre (“Io, Nicole Minetti e Emilio Fede”), ha detto ancora Mora, ”siamo come i tre capponi manzoniani che si beccano e alla fine siamo finiti in padella per il matrimonio dei promessi sposi”. Riferendosi a Fede, Mora ha detto che le sue affermazioni ”non hanno senso anche perché chiunque sia stato a portare Ruby ad Arcore non cambia nulla perché in quelle feste non è successo mai niente”.

A tal proposito, Mora ha spiegato che i giudici “vogliono colpire me perché vogliono colpire Berlusconi”. Secondo Mora ”in realtà” è stato ”qualcun altro”, ovvero “imprenditori non indagai” ad introdurre la minorenne marocchina nella residenza brianzola del premier.

Per Mora è stata l’occasione per respingere tutte le accuse che gli vengono contestate dagli inquirenti milanesi: ”Io non ho mai favorito incontri e non ho mai favorito la prostituzione, non ho nemmeno mai usato cocaina, in casa mia l’unica polvere che c’è è quella che si deposita sui mobili quando non vengono fatte le pulizie”.

L’agente dei vip ha però ammesso di aver frequentato diverse volte le residenze del premier di Arcore e di Villa Certosa: ”Silvio Berlusconi – ha assicurato – mi ha invitato tantissime volte alle sue cene, ad Arcore e in Sardegna. Ma il premier non mi ha invitato perché portassi donne, io sono un agente dei vip, non sono un pappone. Il tempo mi darà ragione”.