Vienna, Ruby al ballo, calca e contestazioni: “Quanti anni ho? B. lo chieda a mamma”

Ruby

VIENNA – Venti anni? ”Berlusconi non ha visto il mio certificato di nascita, dovrebbe chiedere a mia madre”. Ruby Rubacuori, ospite contesissima al Ballo delle debuttanti all’Opera a Vienna, liquida con una battuta la questione della sua età, punto importante nella difesa del premier dall’accusa di prostituzione minorile.

La giovane marocchina, che sarà  ascoltata dai magistrati il prossimo 6 aprile, era seduta, – look glamorous, capelli mossi e molti sorrisi – nel palco del suo ospite, il magnate Richard Lugner, con sotto una schiera di fotografi e cameraman che la assediava.

Ruby ha detto di essere molto contenta di essere venuta al ballo: ”E’ un’esperienza meravigliosa, che non avevo mai fatto prima”. Se si lancerà nelle danze? ”Spero di sì, spero di riuscire a ballare”, ha detto accennando alla calca di reporter in agguato sotto il palco, sulla grande pista da ballo dove le coppie hanno già cominciato a volteggiare.

Alla domanda se i giornalisti austriaci siano meglio di quelli italiani, Ruby ha detto decisamente si’. ”Fanno attenzione a quello che scrivono, guardano la persona dentro e non ti marchiano con parole che possono rimanerti attaccate addosso per una vita”.

Non scrivono, ha aggiunto, ”per 389 pagine che sono una escort minorenne senza nessuna prova”. Se allora pensi di espatriare ora in Austria dato che le piace tanto? ”No, qui fa troppo freddo,io ho bisogno del caldo”. La meta resta allora il Messico, come ha detto a un giornale austriaco? ”Si’, il Messico, ma prima c’è  il processo”.

All’arrivo di Ruby, però, non sono mancati tumulti e tensioni. Tutto è iniziato al passaggio di Ruby sul tappeto rosso per entrare all’Opera di Stato a Vienna per il famoso ballo delle debuttanti. Tutti i cordoni di sicurezza della polizia sono saltati quando la diciottenne marocchina si è avvicinata scortata dal suo accompagnatore, l’imprenditore Richard Lugner, e da una pattuglia di body guard.

Fotografi e cameraman si sono lanciati all’assalto dell’ospite dall’Italia che ha messo nei guai il premier Silvio Berlusconi. Ruby sembrava impreparata all’attacco e anche un po’ spaventata ma continuava intrepida a sorridere fino a che, protetta dalla sicurezza, ha guadagnato l’ingresso e la strada per il palco.

Dopo il suo passaggio, gli sforzi della vigilanza sono andati in aria ed è subentrata l’anarchia nella lobby e sulla scalinata del teatro. Molta calca ma nessun incidente. Una volta in salvo nel palco, Ruby ha confessato ai reporter all’inseguimento: ”non me lo aspettavo (l’assalto) ma stato ok”.

Fuori del teatro, un minuscolo gruppo di dimostranti, meno di dieci persone, autoproclamatisi ‘Amici del Benessere’ protestava contro la presenza di Ruby e il suo ospite Lugner. ”La nostra opera non e’ un Bunga Bungalow”, Lugner ”attaccato alle tette ha varcato il Rubicone”. E quindi, una punta di classismo non proprio elegante, ”Proletari fuori dalla nostra opera”, recitavano i cartelli dei manifestanti.

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