Berlusconi condannato a 7 anni: interdizione perpetua dai pubblici uffici

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La Camera di Consiglio al tribunale di Milano (foto Ansa)

ROMA – Silvio Berlusconi è stato condannato a 7 anni, un anno in più rispetto alla richiesta dei pubblici ministeri. Ovvero 6 anni per concussione più un anno per prostituzione minorile. La condanna comporta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici: Berlusconi non potrà avere incarichi pubblici, non potrà essere eletto né votato, non potrà più essere premier. Naturalmente, sempre che la sentenza venga confermata in Cassazione. Il giudice ha anche letto una lunga lista di nomi delle partecipanti alle cene di Arcore perché la procura indaghi su eventuali profili penali nella loro condotta: molte delle cosiddette “Olgettine” hanno sempre negato che ci fosse del sesso mercenario ad Arcore. E l’indicazione del tribunale sembra dire che ci fosse un accordo perché le ragazze tacessero e mentissero. “Concussione per costrizione“, questo il reato per il quale è stato condannato Berlusconi, oltre che per prostituzione minorile.

La sentenza, seppure di primo grado, dice che ad Arcore c’era prostituzione e anche prostituzione minorile. Non solo: tutti coloro che hanno negato questa tesi accusatoria lo hanno fatto per denaro o comunque per un accordo. Per difendere questo sistema di prostituzione c’è stata concussione per costrizione su pubblico ufficiale, ovvero le pressioni per far uscire la “nipote di Mubarak” dalla questura di Milano il più presto possibile, mentre l’ultimo ordine del pm dei minori, quella notte, era stato quello di affidarla a una comunità.

Confisca beni a Ruby, come beni frutto di un reato, questo dice ancora la sentenza. Ovvero che Ruby sia stata pagata non solo per le prestazione ma anche per le dichiarazioni mendaci. Ne esce fuori l’idea di un capo del governo che si intratteneva a casa sua serate con prostitute, il che non è reato, ma è reato in presenza di una minorenne. Ed è intervenuto su un pubblico ufficiale per contravvenire la legge.

Come può un leader politico reggere un simile impatto? E nonostante 20 anni di accuse e controaccuse tra Berlusconi e  la magistratura come si può immaginare un Berlusconi che non reagisca, costi quel che costi al governo Letta e alle istituzioni? Anche se assuefatti noi italiani assistiamo a qualcosa di unico al mondo: un ex capo del governo, leader di un partito attualmente al governo, riconosciuto da un tribunale come organizzatore di serate con prostitute minorenni e corruttore di pubblici ufficiali. Davanti ad accuse, ed ora sentenze, così pesanti, nel resto del mondo un leader smette di fare politica. Da noi, semmai, ricomincia. I suoi parlano di sentenza politica. E’ quello che ha detto Fabrizio Cicchitto appena letta la sentenza. Niccolò Ghedini, avvocato nel processo e deputato Pdl, spiega che il processo non poteva essere tenuto a Milano. Gelmini rilancia: “Berlusconi è, nonostante tutto, più forte di prima. Cresce il numero delle persone che gli sono vicine anche per questa dolorosa persecuzione che va avanti da venti anni. Il Presidente Berlusconi deve sapere che tanti lo stimano sia come persona che come leader”.

Le richieste di pena. Nei confronti di Berlusconi i pm di Milano avevano chiesto la condanna a 6 anni di carcere, l‘interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto a ricoprire incarichi in associazioni frequentate abitualmente da minori. La difesa di Berlusconi, invece, rappresentata dagli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, aveva chiesto l’assoluzione piena e in subordine il trasferimento degli atti a Monza.

Accusa e difesa. Secondo l’accusa quello di Arcore era un “sistema prostitutivo” organizzato e Berlusconi avrebbe avuto rapporti sessuali con Ruby quando la marocchina era ancora minorenne. Soprattutto, sempre secondo i pm di Milano, il Cavaliere sarebbe stato al corrente dell’età della giovane marocchina.

Secondo la Difesa, invece, ad Arcore non ci sarebbe stata traccia di Bunga Bunga ma solo di “cene eleganti” e di “burlesque”. Quanto a Ruby sarebbe stata invitata ad Arcore perché avrebbe detto di avere 24 anni e di essere la “nipote di Mubarak”.

 

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