Ruby, intercettazioni: Barbara Guerra propose a Berlusconi di mettere cimici nella sede di Fli

Silvio Berlusconi

MILANO – Avrebbero tentato di organizzare un ”Watergate” all’italiana Barbara Guerra, una delle ragazze ospiti alle serate ad Arcore, e il padre Innocenzo. Lo riporta l’Ansa. L’idea sarebbe stata quella di proporre a Silvio Berlusconi di mettere una ‘cimice’ nella sede milanese di Futuro e Libertà, ”almeno sente le puttanate che dicono e (…) quello che fanno”. Il piano, che non avrebbe avuto seguito in quanto il premier avrebbe ritenuto fosse ”meglio non farlo”, sarebbe spuntato in alcuni dialoghi tra la showgirl e il padre, avvenuti tra l’11 e il 15 gennaio scorso.

Le intercettazioni di queste conversazioni sono state depositate dai pm di Milano, secondo quanto dice l’Ansa, tra gli atti allegati alla richiesta di giudizio immediato per il capo del Governo che verrà processato, a partire dal prossimo 6 aprile, per il caso Ruby. Innocenzo Guerra, che si stava occupando dei lavori di risistemazione della sede milanese del Fli in Via Terraggio 17, poi inaugurata lo scorso 24 gennaio, parlando con la figlia, attorno alle 20.30 dell’11 gennaio, le avrebbe detto: ” Arrivano i mobili (…) sto arredando io (…), io gli volevo proporre se vuole mettere una microspia (ride)…”.

Sempre al telefono l’uomo aggiunge: ”io…c’ho le chiavi io… dell’ufficio (…). Ieri è venuto anche il senatore Valditara”. La figlia chiede: ”e si può fare?”. Lui ripete: ”io c’ho le chiavi”. A questo punto, la showgirl si offre di mettersi in contatto con Berlusconi e anche di lasciargli il numero del cellulare del padre: ”allora glielo dico sub… cacchiarola. Non è qui sennò cazzo andavamo a casa sua subito”. Il padre annuisce: ”perché già ieri parlava di La Russa questo qui, io son stato dentro 10 minuti…”. E ancora: ”eran dentro in sei che parlavano: ‘allora ti devi occupare dei palazzinari perche’ dobbiamo tirare fuori i 200.000 appartamenti della gente che gli manca la casa’ (…) Sto senatore parlava cosi’ adesso La Russa non ho capito cosa diceva di La Russa”.

Il padre poi suggerisce alla figlia come presentare il ‘piano’ al premier: ”E tu digli che… (…) che mio papà non è abituato a queste cose qui, perché, ma però, gli devi dire, per l’amore e il rispetto che (…) che ho nei suoi confronti, se gli interessa si può fare (…) e poi, quello che gli hanno fatto quella gente lì (i futuristi, ndr), se vuole è disposto”. Barbara: ”(con tono di voce bassa) e glielo dico, adesso appena mi richiama (…) e si’. Dai, facciamo cosi’, adesso lo presso per un’ora intera…”. E lui: ”e, almeno sente le puttanate che dicono e di quello che fanno”.

L’uomo spiega poi alla figlia che ”dopodomani arriva il camion con i mobili” e che il locale ”domani è ancora vuoto, se lui ha una persona che può farlo”. Barbara: ”e mò lo chiamo di nuovo, tanto che ore sono? finirà sta cazzo di riunione”. Il signor Innocenzo insiste: ”e, digli, è proprio la tana del…”. Barbara: ”del lupo”. Padre: ”dei cospiratori”. In un’altra telefonata, mezz’ora dopo, Barbara dice al padre di aver ”appena parlato” con il presidente del Consiglio che le ha detto che ”forse è meglio non farlo, però vuole sapere dove è la sede….”.

Particolare questo su cui Berlusconi insisterebbe, tant’è che la ragazza si fa ripetere dal padre l’indirizzo della sede di Fli, perché lei ne sa ben poco visto che storpia il nome della via (”Toraggio”, anziche’ Terraggio”) e pensa siano i locali di ”Forza Italia”. Il padre quasi al termine della conversazione: ”mmm e perché non è da fare?”. Barbara: ”e boh… Forse ha paura che se esce qualcosa”. Ma il signor Guerra non si perde d’animo. Ritorna a parlare di quel piano anche qualche giorno dopo, il 15 gennaio, quando la figlia si trova ad Arcore assieme alle altre ragazze perquisite il giorno prima: un incontro con il presidente del Consiglio per ‘fare il punto’ dopo che il caso Ruby è scoppiato.

Quella stessa sera, conversando al telefono con il padre, la showgirl racconta che il premier avrebbe assicurato a ciascuna delle giovani l’assistenza legale di un avvocato parlamentare, per tutelare la loro immagine: ”Si, ci dà un avvocato (…), ciascuno per qui del Parlamento, i parlamentari per seguire la nostra immagine”. E in più gli rivela che è partita la ‘controffensiva’ mediatica: ”Da lunedì cominciamo tutto (…) a rilasciare dichiarazioni sui giornali per la nostra immagine, per tutto quello che stanno scrivendo”.

In quell’incontro, inoltre, sempre stando al racconto della giovane, Berlusconi sarebbe sbottato così: ”Vi stan dando delle prostitute e non è giusto (…) se io vi ho aiutato come persone, come un padre, come un secondo padre, non è che vi devon dare delle prostitute”.

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