Caso Ruby, il Quirinale smentisce la telefonata di Berlusconi: “Turbamento, si faccia chiarezza”

Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano smentisce di aver sentito per telefono il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e, in una nota diffusa nella mattinata del 18 gennaio, fa sapere di non aver ricevuto nè tantomeno letto le carte dell’indagine che ha coinvolto il premier.

”A smentita di quanto riferito da qualche organo di stampa, non c’è stato in questi giorni alcun colloquio telefonico tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica”: è quanto si legge in una nota della Presidenza della Repubblica. ”Si smentisce egualmente – prosegue la nota – che il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto, non competendogli in alcun modo, le carte trasmesse dall’Autorità giudiziaria alla Camera dei Deputati che dovrà pronunciarsi sull’autorizzazione richiestale a eseguire una specifica perquisizione”.

Il capo dello Stato ha fatto sapere di nopn interferire con le scelte politiche del presidente del Consiglio. ”Naturalmente – si legge ancora nella nota diffusa dal Colle – il presidente della Repubblica è ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione, da parte della Procura della Repubblica di Milano al presidente del Consiglio, di gravi ipotesi di reato, e dinanzi alla divulgazione di numerosi elementi riferiti ai relativi atti d’indagine”.

”Senza interferire nelle valutazioni e nelle scelte politiche che possano essere compiute dal presidente del Consiglio, dal governo e dalle forze parlamentari – viene aggiunto – egli auspica che nelle previste sedi giudiziarie si proceda al piu’ presto ad una compiuta verifica delle risultanze investigative”.

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