Gianfranco Fini vuole le mie dimissioni? Si assuma le sue responsabilità davanti agli elettori e stacchi la spina del governo. Chi ha avuto modo di parlare con Silvio Berlusconi ad Arcore lo descrive di pessimo umore e riassume cosi’ la risposta del Cavaliere alle indiscrezioni fatte filtrare dall’entourage del presidente della Camera.
Il premier – stando alla ricostruzione di chi gli ha parlato – non avrebbe per niente gradito le ultime dichiarazioni di Gianfranco Fini. E non solo quelle relative al ‘caso Ruby’, ma anche cio’ che il leader di Fli ha detto sulla possibile ”interdizione” parlamentare sulle ”leggi che servono unicamente per Berlusconi”. Parole alle quali il premier, secondo quanto riferito da alcuni suoi interlocutori, ha dato un’unica lettura: quella di un presidente della Camera che si dice pronto a fare ostruzionismo, venendo meno al suo ruolo super partes. Ma il premier sarebbe andato oltre. ”Ritiene che prima dovrebbe dimettersi lui”, spiega un dirigente del partito che gli ha parlato.
Un riferimento implicito alla vicenda di Montecarlo. Anche perché, sarebbe stato il ragionamento del Cavaliere, ormai agisce come se fosse all’opposizione, ma se vuole andare con Di Pietro e’ liberissimo di farlo, ma deve dirlo apertamente. Valutazioni che avrebbero portato il premier ad altre considerazioni: io non mi dimetto, non ci penso proprio perche’ non ho fatto nulla di male, anzi rifarei tutto ciò che ho fatto per aiutare una persona in difficoltà. Quanto ai finiani, il suo ragionamento sarebbe altrettanto chiaro: hanno chiesto di dialogare e di partecipare alle decisioni del governo ed è quello cha stiamo facendo e che continueremo a fare, come dimostra il negoziato sulla giustizia.
Ma se pensa che io mi dimetta, se lo può scordare. Se vuole – avrebbe ribadito – dovra’ essere lui a staccare la spina, e facendolo dovrà assumersene la responsabilita’ davanti agli italiani. L’unico motivo di soddisfazione per il Cavaliere e’ arrivato dalle parole di alcuni esponenti di Fli che hanno bocciato la proposta di Fabio Granata di un appoggio interno al governo: un segno, avrebbe ragionato Berlusconi, che al loro interno sono sempre piu’ divisi. Altro motivo di soddisfazione gli ultimi sondaggi che gli sono arrivati che danno un calo del 2% del Pd nelle ultime settimane, contro un diminuzione dei consensi per il Pdl decisamente inferiore.