Ruby. 83. T.M. gettò i cd di Apicella: “Sembrava brutto”

Il 19 novembre la Procura ascolta anche B V la ragazza cui, il giorno successivo alla festa, T.M aveva raccontato della “sala del bunga bunga”.

DOMANDA: Può precisare tutto quello che le ha riferito T.M. circa la serata?

RISPOSTA: Voglio prima precisare che la T.M. mi aveva detto che Nicole Minetti l’aveva in qualche modo preavvertita del tipo di serata che vi sarebbe stata ad Arcore, ovvero che vi avrebbe potuto trovare delle ragazze dall’aspetto volgare, e che il Presidente era stato informato che lei aveva due lauree e che conosceva il francese. Fatta questa premessa, come ho già detto, T.M. mi raccontò della serata non solo nel corso, se ricordo bene, di una conversazione telefonica, ma poi anche a voce, di persona. Ricordo proprio che quando per telefono mi commentò che effettivamente si era recata a casa del Presidente del Consiglio sembrava proprio in difficoltà nel raccontarmi quello che aveva visto. La cosa mi stupì molto perché T.M., che io conosco bene, è una ragazza che difficilmente perde il controllo di sé, è molto sicura, spigliata e quindi mi meravigliò molto quel suo imbarazzo, che poi ho capito quando alla fine della telefonata ebbi modo di conoscere come si era svolta la serata stessa.

“T.M. a voce mi ha detto che dopo la cena si sono spostati in un altro contesto della casa, ovvero una sorta di discoteca chiamata “bunga bunga”, tanto che le ragazze dicevano “Adesso andiamo al bunga bunga”, con un palo da lapdance al centro e con dei camerini dove le ragazze potevano travestirsi per poi fare degli spettacolinì. T.M. mi riferì che anche la Nicole Mìnetti si travestì e per la precisione si travestì da uomo. Le ragazze poi si avvicinavano al Presidente. La T.M. mi disse che la serata sostanzialmente si era suddivisa in tre momenti: il momento cena, il momento “bunga bunga” e quello in cui qualcuna delle ragazze rimaneva a dormire.

DOMANDA: A voce T.M. le riferì altri particolari rispetto alla busta che ebbe a ricevere, di cui già le parlò nel corso della telefonata che lei ha testé letto?

RISPOSTA: Mi disse che la busta conteneva duemila euro suddivise in quattro banconote da cinquecento euro, che la busta le era stata consegnata in mezzo a due CD del cantante Apicella, che non aveva immediatamente rilevato il contenuto della busta, che poi si era disfatta dei CD ma non dei soldi che erano contenuti nella busta.

DOMANDA: Nel corso della telefonata la T.M., a proposito della busta che ebbe a ricevere, le dice anche che il Presidente le avrebbe detto: “Non mi ringrazi?”; a voce le ha detto qualcosa in più rispetto a tale circostanza?

RISPOSTA: Sì, che le aveva chiesto: “Non me lo dai un bacino?”, e T.M. rispose un secco “No”. T.M. mi disse anche che lei aveva vissuto questa richiesta del Presidente come non un bacino innocente, ma come una richiesta più maliziosa, almeno così lei lo avvertì in quel momento, tanto la sua reazione di dire un “no” secco. T.M. aveva già ricevuto i due CD in mezzo ai quali vi era la busta, il cui contenuto, così come aveva detto T.M., lo aveva visto soltanto quando uscì dalla stanza dove e ‘era il Presidente.

DOMANDA: Le disse la sua amica T.M. le ragioni per le quali non ritenne di riconsegnare i duemila euro al Presidente del Consiglio?

RISPOSTA: T.M. mi ha detto che una volta che si era accorta che nella busta c’era denaro ha pensato anche di restituirli, ma poi, riflettendoci, non aveva ritenuto farlo perché le sembrava brutto il gesto. Sta di fatto che effettivamente non ha restituito la somma…. “

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