Caso Ruby, D’Alema chiama Berlusconi al Copasir. Tensione Fli-Pdl

Il caso Ruby finisce davanti al Copasir. Il presidente del Comitato di controllo sui servizi segreti, Massimo D’Alema, ha chiesto l’audizione di Silvio Berlusconi ”sul tema della sua sicurezza”, anche alla luce della vicenda riguardante la giovane marocchina.

Una mossa che alimenta le polemiche tra opposizione e maggioranza, e all’interno di quest’ultima tra Pdl e Fli, nel giorno in cui il presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti, parla di ”imbarazzo” per la presenza del premier al Forum di Milano della prossima settimana.

Continuano dunque a far discutere le presunte pressioni del premier sulla questura di Milano per il caso Ruby e le indiscrezioni su escort e festini. Scandali, veri o presunti tali, che riguardano anche la sicurezza del capo dell’esecutivo.

Ad occuparsene sono ”i servizi segreti – ricorda D’Alema – e noi riteniamo che sarebbe giusto sentire, su questo e altri temi, il presidente del Consiglio”.

Una richiesta, quella dell’audizione del Cavaliere, che il Copasir ha avanzato ”fin dalla sua costituzione”. ”Fino ad ora ciò non è stato ancora possibile”, per cui ”abbiamo confermato questa richiesta”, spiega ancora D’Alema, che esprime sentimenti di ”umana solidarietà” verso i carabinieri di scorta al premier.

Un dispositivo complesso, formato da una cinquantina di uomini dell’Aisi, il Servizio segreto civile, che provengono da reparti speciali come Gis e Nocs. ”Comprendiamo la loro stanchezza”, dice il presidente D’Alema dopo che il ‘Fatto quotidiano’ ha riportato le lamentele scatenate dall’affaire Ruby tra i militari, che hanno il compito di seguire ovunque Berlusconi e di proteggere le sue residenze.

Dove, sostiene l’eurodeputato dell’Idv Luigi de Magistris, ”accoglie un variegato universo femminile, che dispone anche del cellulare del capo-scorta”. ”E’ evidente – aggiunge de Magistris – che si pone un problema per la sicurezza nazionale”.

Proprio per questo ”il Copasir vuole avere informazioni dettagliate sulla sua sicurezza personale – aggiunge Ettore Rosato, deputato del Pd e membro del Comitato – e sull’utilizzo del personale dei Servizi segreti messo a sua disposizione”.

”Indebite strumentalizzazioni”, per i rappresentanti del Pdl nel Copasir, Fabrizio Cicchitto, Giuseppe Esposito e Gaetano Quagliariello, che invitano a non confondere ”i temi istituzionali relativi alla sicurezza nazionale” con i presunti scandali di questi giorni.

Un punto, quest’ultimo, sul quale si apre l’ennesimo fronte di rottura con gli alleati di Futuro e Libertà. ”Tutti i predecessori di Silvio Berlusconi sono stati ascoltati almeno una volta dal Copasir”, ricorda il finiano Carmelo Briguglio, che puntualizza: l’audizione ”avrebbe valenza generale”, ma nulla vieta al Comitato di rivolgere anche domande su Ruby e sulle altre donne del premier.

Storie che, ammette persino Umberto Bossi, l’amico e alleato di ferro di Berlusconi, rischiano di danneggiare ”un po”’ l’immagine del Paese. E che mettono in ”imbarazzo” i rappresentanti del Forum delle associazioni familiari di fronte a cui il Cavaliere dovrebbe parlare la prossima settimana.

”Il dibattito sui comportamenti pubblici e privati del premier – afferma il presidente del Forum, Francesco Belletti – non ci vede in sintonia”. Il ”minimo”, per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che punta il dito contro le ”idee più retrive” del capo del governo, per cui ”la donna – conclude – è il dopolavoro del maschio e gli omosessuali sono da disprezzare”.

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