Berlusconi? Il padre a Barbara Faggioli: “Sei da 17 anni appresso…”

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 08:36| Aggiornato il 7 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Barbara Faggioli

MILANO – Quella che all’inizio della valanga degli scandali sessuali, un paio d’anni fa, sembrava una esagerazione, la passione di Silvio Berlusconi per le minorenni, sembra invece diventata una corposa certezza. Poiché non sembra che le ragazze da lui frequentate fossero al di sotto dell’età del consenso, nulla ci sarebbe di rilevante per la giustizia, se non fosse per la disputa tra accusa e difesa sulla professione di Karima el Mahroug, in arte Ruby. Di lei sappiamo tutto o quasi, ma il tema controverso al processo contro Berlusconi per la frequentazione di una prostituta minorenne sarà proprio se Ruby sia stata, quando frequentava “papi”, una puttana oppure no.

Ruby oggi respinge sdegnosa l’insinuazione e minaccia querele, però quando la sua storia finì nei verbali della Questura di Milano fu la stessa Ruby a accusare l’amica che la ospitava, Michelle Conceicao, di prostituirsi. Certo è anche vero che frequentare una donna che faccia la prostituta, maggiorenne o minorenne, non implica automaticamente che il rapporto sia di prostituzione, perché altrimenti si definirebbe una categoria di esseri umani, i prostituti e le prostitute, intoccabili come i lebbrosi.

Anche se il concetto di prostituzione è spesso usato anche in senso morale per colleghi lecchini e intellettuali servizievoli verso i potenti, c’è da ritenere che ci sarà una guerra accanita tra pm e difensori di Berlusconi sulla natura del rapporto del “papi” con Ruby, se sia stato di meretricio, con una transazione di denaro finalizzata alla attività sessuale.

Ma, al di là del caso Ruby, l’interesse di Berlusconi per le minorenni sembra ormai un dato di fatto e la lista delle ninfe comprende vari nomi. Da quel che si è potuto capire, dalle intercettazioni e dai verbali che sono diventati di dominio pubblico, non stiamo parlando di aspiranti emule di Maria Goretti o di una sezione della Azione cattolica femminile distaccata a Arcore o a Palazzo Grazioli. Sembra trattarsi piuttosto di ragazze che sperano, grazie a una conoscenza così importante e alle concessioni di fronte alle voglie presidenziali, di ottenere denaro, case, ruoli in spettacoloi e tv, posti di lavoro ben retribuiti, magari in politica. Il sogno di tutte e di tutti, da realizzare correndo per la scorciatoia del sesso.

Dicono che sia così da che mondo è mondo, ma in Italia ce ne accorgiamo e ci indigniamo solo periodicamente, ad ogni ciclo di Vallettopoli. E nel regno di Vallettopoli Berlusconi non è uno qualunque. Non solo è, almeno per ora, il primo ministro della nostra Repubblica, ma attraverso quel posto esercita,  una certa influenza sulla tv di Stato, la Rai, come testimoniano le sue telefonate con l’ex direttore generale Agostino Saccà. Se anche è stato giustamente escluso che costituissero un reato, resta il fatto che non sono il massimo dell’eleganza: soprattutto indispone la totale mancanza di prudenza da parte di Berlusconi; così fan tutti, ma con più accortezza. Oggi i maligni dicono che in Rai si trovi ogni tanto in concorrenza con il suo direttore generale di scelta, Mauro Masi, nella attribuzione delle parti alle belle ragazze, ma si sa, l’invidia fa crescere l’erba della maldicenza.

Per il debole di Berlusconi per le minorenni, invece, non si tratta di chiacchiere e maldicenze, da di dura cronaca. La prima a sollevare il polverone fu la moglie, Miriam Bertolini in arte Veronica Lario. Noemi Letizia frequentava le varie case di Berlusconi prima dei 18 anni e così ha riconosciuto di avere fatto anche un’altra napoletana amica di Noemi all’epoca minorenne, Roberta Oronzo: entrambe però hanno difeso il loro onore negando di avere mai avuto con Berlusconi rapporti meno che corretti. No sex, siamo di Napoli e minorenni e a sostegno della figlia scese in campo anche la madre, Anna Palumbo.