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Berlusconi? Il padre a Barbara Faggioli: “Sei da 17 anni appresso…”

di Emiliano Condò |7 Dicembre 2011 17:47

Barbara Faggioli

MILANO – Quella che all’inizio della valanga degli scandali sessuali, un paio d’anni fa, sembrava una esagerazione, la passione di Silvio Berlusconi per le minorenni, sembra invece diventata una corposa certezza. Poiché non sembra che le ragazze da lui frequentate fossero al di sotto dell’età del consenso, nulla ci sarebbe di rilevante per la giustizia, se non fosse per la disputa tra accusa e difesa sulla professione di Karima el Mahroug, in arte Ruby. Di lei sappiamo tutto o quasi, ma il tema controverso al processo contro Berlusconi per la frequentazione di una prostituta minorenne sarà proprio se Ruby sia stata, quando frequentava “papi”, una puttana oppure no.

Ruby oggi respinge sdegnosa l’insinuazione e minaccia querele, però quando la sua storia finì nei verbali della Questura di Milano fu la stessa Ruby a accusare l’amica che la ospitava, Michelle Conceicao, di prostituirsi. Certo è anche vero che frequentare una donna che faccia la prostituta, maggiorenne o minorenne, non implica automaticamente che il rapporto sia di prostituzione, perché altrimenti si definirebbe una categoria di esseri umani, i prostituti e le prostitute, intoccabili come i lebbrosi.

Anche se il concetto di prostituzione è spesso usato anche in senso morale per colleghi lecchini e intellettuali servizievoli verso i potenti, c’è da ritenere che ci sarà una guerra accanita tra pm e difensori di Berlusconi sulla natura del rapporto del “papi” con Ruby, se sia stato di meretricio, con una transazione di denaro finalizzata alla attività sessuale.

Ma, al di là del caso Ruby, l’interesse di Berlusconi per le minorenni sembra ormai un dato di fatto e la lista delle ninfe comprende vari nomi. Da quel che si è potuto capire, dalle intercettazioni e dai verbali che sono diventati di dominio pubblico, non stiamo parlando di aspiranti emule di Maria Goretti o di una sezione della Azione cattolica femminile distaccata a Arcore o a Palazzo Grazioli. Sembra trattarsi piuttosto di ragazze che sperano, grazie a una conoscenza così importante e alle concessioni di fronte alle voglie presidenziali, di ottenere denaro, case, ruoli in spettacoloi e tv, posti di lavoro ben retribuiti, magari in politica. Il sogno di tutte e di tutti, da realizzare correndo per la scorciatoia del sesso.

Dicono che sia così da che mondo è mondo, ma in Italia ce ne accorgiamo e ci indigniamo solo periodicamente, ad ogni ciclo di Vallettopoli. E nel regno di Vallettopoli Berlusconi non è uno qualunque. Non solo è, almeno per ora, il primo ministro della nostra Repubblica, ma attraverso quel posto esercita,  una certa influenza sulla tv di Stato, la Rai, come testimoniano le sue telefonate con l’ex direttore generale Agostino Saccà. Se anche è stato giustamente escluso che costituissero un reato, resta il fatto che non sono il massimo dell’eleganza: soprattutto indispone la totale mancanza di prudenza da parte di Berlusconi; così fan tutti, ma con più accortezza. Oggi i maligni dicono che in Rai si trovi ogni tanto in concorrenza con il suo direttore generale di scelta, Mauro Masi, nella attribuzione delle parti alle belle ragazze, ma si sa, l’invidia fa crescere l’erba della maldicenza.

Per il debole di Berlusconi per le minorenni, invece, non si tratta di chiacchiere e maldicenze, da di dura cronaca. La prima a sollevare il polverone fu la moglie, Miriam Bertolini in arte Veronica Lario. Noemi Letizia frequentava le varie case di Berlusconi prima dei 18 anni e così ha riconosciuto di avere fatto anche un’altra napoletana amica di Noemi all’epoca minorenne, Roberta Oronzo: entrambe però hanno difeso il loro onore negando di avere mai avuto con Berlusconi rapporti meno che corretti. No sex, siamo di Napoli e minorenni e a sostegno della figlia scese in campo anche la madre, Anna Palumbo.

La differenza tra Ruby e le altre minorenni di cui finora si è parlato è la professione che secondo la Procura della Repubblica di Milano esercitava Ruby, cioè la più antica del mondo. Ruby nega e minaccia querele a tutti quelli che ne scrivono, ma  d’altra parte l’architettura della tesi della procura di Milano è proprio imperniata sul fatto che Ruby facesse la prostituta e che in quanto tale e anche minorenne Berlusconi la pagasse. Lo dice peraltro la stessa Ruby agli stessi magistrati inquirenti, quando accusa la amica Michelle Conceicao di farla prostituire.

Di tutte le altre ragazze finora nominate nelle varie puntate della telenovela “Berlusconi e le minorenni” nessuno ha mai avuto motivo di dubitare e questo vale anche per quelle coinvolte nel sequel del bunga bunga. Da settimane si parla di Iris Berardi, anche se manca ancora l’aspetto più importante: capire se e come il suo nome sarà fatto nel processo che avrà inizio il 6 aprile a Milano.

Ora potrebbe saltarne fuori un’altra, che molti elementi inducono a pensare abbia frequentato Berlusconi ancora da minorenne: date di nascita e fascicolo delle intercettazioni alla mano, provando ad interpretare, eccola.

Si deve chiarire subito che nessun reato sembra ipotizzabile, perché da tutto il contesto emerge un rapporto di sincero affetto da parte della Faggioli verso Berlusconi, e un adulto, senza limiti di età, può tranquillamente avere rapporti sessuali con una ragazza di 17 e anche di 16 anni, purché consenziente. L’importante è che non sia una prostituta di mestiere e in particolare che il mercimonio non avvenga proprio in coincidenza con il rapporto, perché se la puttana si innamora e la dà gratis al vecchietto….

Si tratterebbe, ma il condizionale è d’obbligo, di Barbara Faggioli, showgirl tra le più “chiacchieranti e chiacchierate” nelle 389 pagine con cui i pm di Milano hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato nei confronti di Berlusconi per concussione e prostituzione minorile.

Barbara Faggioli, si legge nei verbali, è nata a Cagliari il 5 giugno 1986. Ad oggi, quindi, ha 24 anni, quasi 25, età che rende assolutamente lecite sue eventuali partecipazioni a sessioni di “bunga bunga”. Eppure, a leggere le intercettazioni, qualcosa lascia interdetti. Il 23 settembre 2010, infatti, la Faggioli viene intercettata in una delle sue tante chiacchierate amichevoli con Nicole Minetti. Le due si raccontano le loro ambizioni e dalla conversazione sembra che anche Barbara, dopo Nicole, stia cercando un modo per ottenere una carica politica. Il punto, però, è un altro: la Faggioli racconta a Nicole un frammento di una conversazione con il padre e dice che quest’ultimo la rimprovera per la troppa pazienza. Nei confronti di Berlusconi, sembra di capire.

Barbara:  Assolutamente Nico..ma basta ma che siamo sceme ..ma oggi mi ha sgridato., oggi proprio ne parlavo con mio padre ..mio padre proprio ..eh pero’ basta con ste’ stronzate si il lavoro verrà come ha aiutato le altre aiuterà pure te …ma ascolta ma mi ha detto: sei da 17 anni appresso… le vuoi realmente bene ti sei vista passare davanti e questa e l’altra e Giada, Isabella e Cristina ha detto..ma svegliati !!!!

A prescindere, avrebbe detto Totò, dallo sconcerto per l’atteggiamento e le parole del padre che accetta senza remore i comportamenti della figlia, a non tornare sono quei 17 anni, davvero troppi per una ragazza che ne ha 25. Le ipotesi plausibili, a questo punto solo due, visto che è assolutamente impossibile immaginare la Faggioli nelle cene del bunga bunga (ammesso e non concesso che l’usanza esistesse già 17, anzi 18 anni fa), quando era solo una bambina di 7 anni.

La prima è la più semplice, quel 17 è un refuso, un semplice errore di trascrizione nei verbali. Se invece che 17 Barbara avesse detto 7 tutto tornerebbe: il padre ricorda alla figlia  che sta “appresso” a Berlusconi da quando ha 18 anni (25-7, appunto).

La seconda ipotesi, invece, è più intrigante e apre qualche domanda. Il “refuso” non è dei magistrati ma di Barbara che, parlando a Nicole, potrebbe voler dire “gli sei appresso da quando hai 17 anni”. Il significato in questo caso cambierebbe radicalmente.

Certezze, inutile a dirsi, non ce ne sono e gli stessi magistrati non sembrano essersi posti il problema anche perché l’accusa sembra convinta a di poter arrivare alla condanna di Berlusconi con il solo caso Ruby, visto che Iris non figura tra le parti offese. Ad alimentare i dubbi, però, contribuisce  una vecchia intervista della Faggioli. E’ il 5 luglio 2010, ben prima che cominciasse lo scandalo Ruby. Barbara parla con il sito Adversus e racconta gli inizi della sua carriera: “Sì, ho iniziato come modella più o meno all’età di 15 anni, in Sardegna. Poi ho passato una stagione in vacanza, all’età di 16 anni, a Porto Cervo. Lì mi notarono e mi dissero che avrei potuto lavorare a Milano in televisione”.

A Milano la Faggioli incontra Lele Mora, quell’agente accusato di favoreggiamento della prostituzione proprio perché, secondo l’accusa, avrebbe selezionato e introdotto ragazze nelle feste di Berlusconi. Spiega la Faggioli: “Pensavo di lavorare nella moda, invece qui dopo un periodo nella moda conobbi Lele Mora ed iniziai con lui questo percorso televisivo, comunque sempre in parallelo con la moda”. Mora e quindi Mediaset: il tutto quando Barbara ha ancora 17 anni, quel numero che compare nei verbali della Procura di Milano.

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