ROMA – La capitale, Milano, Napoli. E ancora: Firenze, Messina, Palermo, Catania, Trieste, Padova, Pesaro, Bari, Pescara. Anche Bruxelles, persino Tokyo. Oggi è il giorno delle donne in piazza al grido di “se non ora, quando?”.
18:51. Ancona. Piazza gremita ad Ancona per la manifestazione ‘Se non ora quando’, che ha riunito centinaia di donne e uomini (oltre 700, secondo le prime stime), molti i giovani, intorno al palco allestito davanti al Teatro delle Muse. Traffico bloccato mentre si susseguivano gli interventi di donne comuni, ma anche di amministratrici e parlamentari delle Marche, che si sono tutte presentate solo con il loro nome come ha voluto il Comitato 13 febbraio perche’ l’iniziativa non venisse politicamente strumentalizzata. Alle testimonianze, accolte da applausi, si e’ alternata la lettura di brani tratti da autori classici e degli articoli della Costituzione italiana. Non c’erano dunque le bandiere – dei partiti, dei sindacati, dell’Anpi e di altre associazioni che hanno aderito – ma molti striscioni con la figura di Mafalda, la bambina terribile disegnata da Quino e lo slogan ricorrente: ‘Se non ora quando. Basta!’, e ‘Non c’e’ dignita’ dell’uomo senza dignita’ della donna’. Ma anche sfotto’ all’indirizzo del premier Silvio Berlusconi, alcuni molto coloriti, come ‘Berlusconi, hai le orge contate’, e ‘Io lavoro, tu ruby’. Dalla piazza la gente si e’ poi mossa in corteo verso piazza Cavour. La manifestazione si e’ svolta pacificamente, senza incidenti di sorta. A margine, la voce critica dei giovani del Pdl, che in una nota a firma del dirigente nazionale Luca Mariotti parla di un’iniziativa volta a delegittimare il presidente del Consiglio, e a ”ribaltare il voto degli italiani non soltanto del 2008, ma quello delle Europee del 2009 e quelle delle elezioni regionali di medio termine del 2010”. ”Visti i falliti tentativi delle ultime manifestazioni apertamente schierate contro il presidente del Consiglio e visto anche il calare delle partecipazioni alle stesse, ora – si legge – provano con il voler mascherare tali eventi con lo scopo nobile della valorizzazione della donna”.
18:39. Padova. Piazza dei Signori, a Padova, non e’ riuscita a contenere i due cortei con cui oggi la citta’ euganea ha celebrato il ‘Donna Day’, il giorno della dignita’ delle donne: un’iniziativa trasversale, senza sigle di partito, per chiedere le dimissioni del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Tra i cartelli: ”Papi, ho le tette, fammi fare la parlamentare”. Per i comitati spontanei che hanno organizzato la manifestazione, erano presenti 15mila persone, 8mila per le forze dell’ordine. Un corteo e’ partito da Prato della Valle, l’altro dalla Stazione ferroviaria: sono confluiti in Piazza dei Signori, completamente riempita di persone, che non e’ riuscita a contenere tutta la manifestazione. Modelli positivi proposti dalle studenti che hanno preso la parola in piazza sono le leader di Confindustria Emma Marcegaglia e di Cgil Susanna Camusso. Si sono quindi susseguiti interventi di donne di tutte le eta’, intrecciati a canzoni del femminismo storico e a nuovi slogan, tra i quali: ”Di Berlusconi basta mutandoni, noi vogliam le dimissioni”.
18:30. Roma. Panico a Palazzo Grazioli. Ma sono boy scout. Minuti di tensione, poi sciolta in una risata, intorno alle 17 davanti a palazzo Grazioli, residenza romana del premier Silvio Berlusconi in via del Plebiscito, poco dopo la pacifica invasione di piazza di Montecitorio dei manifestanti di ‘Se non ora, quando?’. Da piazza Venezia, distante un centinaio di metri, si sono udite improvvisamente grida e un po’ di confusione. I carabinieri di guardia davanti al palazzo, una ventina, si sono allarmati pensando che potesse trattarsi di un nuovo blitz delle stesse manifestanti, intenzionate a ripetere la sortita davanti alla Camera e raggiungere il portone d’ingresso. Solo dopo qualche istante si e’ capito che ad urlare e fare confusione era stato un gruppo di una decina di boyscout tra i 10 e i 12 anni che marciavano spediti scandendo i loro motti. Alcuni carabinieri si sono mossi divertiti per andare loro incontro all’altezza delle transenne poste ad alcuni metri dal palazzo, ma all’ultimo momento la colonna di boyscout ha svoltato a destra per via della Gatta, giusto accanto al palazzo.
18:16 Roma. ”Nel Palazzo regna il c…, diamoci un taglio”. E’ lo striscione esposto a terra per qualche minuto davanti all’entrata di Montecitorio dalle manifestanti, alcune centinaia, che nel pomeriggio sono arrivate in corteo alla sede del Parlamento per protestare contro il governo e rivendicare i diritti delle donne. Sullo striscione, di colore bianco e con la scritta nera, sono stati sistemati i regali ironici. Le manifestanti indossavano oggetti rossi, molte di loro agitavano ombrelli dello stesso colore, il simbolo – hanno detto – delle escort.
17:56 Roma. Zanda: “Donne vogliono salvare l’Italia”. ”Oggi piu’ di un milione di donne e’ sceso nelle piazze d’Italia non solo per urlare la protesta contro la vergogna e il discredito internazionale, ma anche per guidare la ribellione dell’intero Paese”. Lo dichiara in una nota il vice presidente del Pd al Senato Luigi Zanda. ”Oggi le donne italiane – aggiunge – hanno detto che vogliono salvare l’Italia e che pretendono le dimissioni di Berlusconi”.
17:35. Palermo. Anna Finocchiaro: “Orgogliosa”. ”Le donne italiane hanno invaso le piazze del Paese, senza simboli politici, per dire ‘basta’ e lo dicono al fianco di migliaia di uomini. La piazza di Roma e’ meravigliosa, ma in tutte le piazze italiane e non solo italiane, persone di ogni eta’, cultura, appartenenza politica, hanno deciso di urlare la propria indignazione in difesa delle donne”. Lo dice il presidente del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, a margine della manifestazione delle donne a Roma ed in altre citta’ italiane. ”Sono orgogliosa di questa risposta – conclude – e voglio sottolinearlo: sono orgogliosa del fatto che la mia citta’, Catania, ha risposto con grandissima partecipazione ad una manifestazione per la dignita’ dell’Italia, della democrazia, della legalita’ e, in primo luogo, della persona”.
17:32. Roma. Santanché: “In piazza solo odio” – “In piazza oggi non una manifestazione delle donne ma di una parte di donne, che come unico obiettivo hanno quello di mandare a casa Silvio Berlusconi. Donne che, ancora nel terzo millennio, sanno solo essere strumento di uomini”. Lo scrive in una nota Daniela Santanchè, Sottosegretario di Stato all’Attuazione del Programma di Governo. ”Peccato – aggiunge – che a farle scendere in piazza sia solo l’odio nei confronti di un uomo e non l’amore per le donne stesse, che invece ritornano alla categoria delle donne per bene e delle donne per male, a seconda della loro appartenenza a una parte politica”
17:29 Milano: “Oltre 60 mila in piazza”. Sono oltre 60.000 le persone presenti oggi alla manifestazione milanese ”se non ora quando?’. L’annuncio e’ stato fatto dal palco dove e’ salito il direttore di radio Popolare, Danilo De Biasio, spiegando che in tutto il mondo sono scese in piazza piu’ di un milione di persone. Poco prima dagli altoparlanti sono partiti le note ‘voglio uno scandalo’ di Gianna Nannini, e’ la gente ha cominciato a ballare battendo le mani. Poi su richiesta della presentatrice Teresa Mannino tutti hanno sventolato le sciarpe bianche che sono il simbolo della manifestazione di Milano. Tantissimi i cartelli portati dai partecipanti con frasi tipo: ‘Veronica e’ libera, ora tocca a noi’ e ‘Giu’ le mani dalle donne’. Qualcuno si e’ anche presentato con fantasiosi copricapo che ritraggono Berlusconi, circondati da soldi e da un seno o un groviglio di donne in una sorta di notte del bunga bunga.
17:14 Roma. Bindi a Gelmini: “Guarda la piazza”. ”Oggi sono piene tutte le piazze d’Italia e questo e’ un fatto straordinario. E’ un movimento che non si fermera’ perche’ si sta affermando la dignita’ come valore fondamentale di questo paese”. Queste la risposta che il presidente del Pd Rosy Bindi ha dato a Sky Tg24 riferendosi alla manifestazione ‘Se non ora quando’. Rispondendo alla dichiarazione del ministro Gelmini che oggi ha definito le donne in piazza come ‘snob’ e ‘radical chic’ ha poi aggiunto: ”Il ministro Gelmini farebbe bene ad ascoltare questa piazza dato che e’ un ministro della Repubblica. Dalle parole che ha pronunciato credo, pero’, che non capirebbe”.
17:01 Roma: “Ora gli stati generali”. ”Da qui, da questa piazza non si torna indietro. Il prossimo appuntamento e’ per l’otto marzo e poi insieme ci impegniamo a costruire gli Stati Generali delle donne italiane”, lo ha annunciato tra gli applausi di piazza del Popolo, Francesca Izzo, la stratega della manifestazione ‘Se non ora quando?’ chiusa dal suo intervento.
16:54 Bologna. Altissima l’adesione alla manifestazione delle donne a Bologna. Una partecipazione cosi’ alta che ha sorpreso gli stessi organizzatori, ‘costretti’ ad allungare il giro previsto per il corteo, che ha deviato e ha raggiunto e invaso piazza Maggiore. Il serpentone, composto da diverse migliaia di persone (6.000 per le forze dell’ordine, 20.000 per gli organizzatori), era partito da piazza XX Serttembre, nei pressi della stazione. Davanti alla testa del corteo, le donne hanno formato un cordone tenendosi per mano; dietro di loro, lo striscione ‘Ne’ per bene ne’ per male unite diverse libere’.
16:48. Roma. Manifestazione finita. Sulle ultime parole di Angela Finocchiaro, si è conclusa la manifestazione delle donne di piazza del Popolo a Roma. Le promotrici e le donne che sono intervenute nel corso del pomeriggio sono sul palco e ballano insieme alla folla che ha completamente riempito la grande piazza romana.
16:31.Roma. Manifestanti a Montecitorio. Un gruppo di manifestanti, sembra oltre un migliaio, che si era staccato dalla manifestazione in corso a Piazza del Popolo hanno invaso la piazza di Montecitorio, scavalcando le transenne e sono giunte davanti alla porta della Camera.
16:29. Milano. Vendola: “Colpo mortale al berlusconismo”. ”Oggi credo che sia un colpo mortale per il berlusconismo”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola, arrivato a Milano per la manifestazione per la dignita’ delle donne organizzata dal comitato trasversale ‘Se non ora, quando?’. ”Oggi e’ una giornata speciale – ha aggiunto Vendola -, in tutta Italia centinaia di migliaia di donne e uomini rifiutano di obbedire a un comando culturale e politico per il quale e’ previsto che le relazioni uomo e donna siano basate su un rapporto gerarchico, su un codice maschilista che fa si’ che le donne tornino a essere ornamento, prede dell’attivita’ venatoria di un genere maschile malato di onnipotenza”. Per Vendola, le persone che oggi sono scese in piazza sono la prova tangibile di un’Italia diversa. ”Esiste un’Italia migliore di Lele Mora – ha concluso Vendola – di Emilio Fede, di Fabrizio Corona e di Silvio Berlusconi”.
16:27 Torino: “Siamo 100 mila”. Le fila del corteo anti-Berlusconi di Torino hanno continuato a ingrossarsi anche dopo un’ora l’inizio della manifestazione. ”Siamo partiti in 50 mila, ora siamo diventati 100 mila”, hanno detto alcuni degli organizzatori. Quando la testa ha raggiunto piazza Vittorio Veneto, infatti, a centinaia di metri di distanza in piazza San Carlo hanno continuato a radunarsi migliaia di persone. In coda c’erano le ”donne autodeterminate” che venerdi’ scorso hanno fatto irruzione nella sede regionale del Pdl.
16:26. Roma. Nominato Ferrara, esplodono i fischi. Una selva di fischi si leva da piazza del Popolo, quando dal palco viene citato Giuliano Ferrara. ”Ferrara dice che siamo moralisti”, dicono dal palco. E la folla protesta e rumoreggia. Molte delle manifestanti sollevano cartelli con slogan del tipo: ”Donna soggetto”, ”Ci ruby la dignita”’ e ”cercasi dignita’ maschile”. Dalla piazza si levano anche diverse voci in difesa del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Uno striscione recita: ”Napolitano: una Clio tutta la vita. Berlusconi: una escort tutte le notti”.
16:25 Genova: in 30 mila. Piazza De Ferrari stracolma, cosi’ come via San Lorenzo e piazza Caricamento, con la folla che e’ arrivata anche fino all’area dell’Acquario e a via Gramsci. E’ valutata in circa 30.000 persone, dagli organizzatori, la partecipazione alla manifestazione ‘Se non ora, quando?’, in corso a Genova. In piazza ci sono tra le altre la vicepresidente della Corte Costituzionale, Fernanda Contri, e la senatrice Roberta Pinotti. ”Meno escort, piu’ panda” si legge su uno degli striscioni, altri invitano il premier a lasciare, in modo diretto, ”Dimettiti”, o ironico, ”Ben Ali’ e’ gia’ a Dubai, Berlusconi quando te ne vai?”.
16:20. Milano. Vendola: “Mutande di Ferrara? Copione patetico”. Per il leader di Sel Nichi Vendola la manifestazione di ieri organizzata a Milano da Giuliano Ferrara ‘Siamo in mutande ma vivi’, in difesa del premier Silvio Berlusconi coinvolto nel caso Ruby, altro non e’ che la recita di un ”copione patetico”. ”Le mutande di Giuliano Ferrara – ha detto Nichi Vendola, a Milano per l’iniziativa ‘Se non ora, quando?’ – sono la deriva politica di un istrione che ha copioni sempre piu’ poveri”.
16:16 Milano, gente fino a piazza Duomo. ”Tutto esaurito” alla manifestazione milanese ‘se non ora ma quando?’ che ha riempito non solo piazza Castello ma anche Largo Carioli, dove molti sono saliti sul monumento a Garibaldi, via Dante fino a piazza Duomo. Lo ha annunciato dal palco la presentatrice Teresa Mannino spiegando che il comitato non intende dare i numeri della partecipazione ”perche’ – ha spiegato – ci fidiamo della questure”. Alle 16 esatte, dopo 30 secondi di silenzi, dal palco ha urlato ”se non ora, quando?” e la piazza all’unisono ha risposto ”adesso”.
16:15. Ginevra. Corteo davanti all’Onu. Con canti, manifesti, girotondi e cartelloni, piu’ di 150 persone hanno partecipato oggi davanti alla sede delle Nazioni Unite di Ginevra (Svizzera) alla manifestazione ‘Se non ora quando?’. Donne e uomini, quasi tutti italiani, si sono ritrovati alle due del pomeriggio sulla Place des Nations per chiedere le dimissioni del premier Silvio Berlusconi e difendere la dignita’ delle donne. Dopo un minuto di silenzio, la folla ha risposto in coro ”Adesso” alla domanda ”Se non era quando?”, prima di intonare un appello alle dimissioni di Berlsconi sulle note della canzone di protesta ‘Sebben che siamo donne, paura non abbiamo”. ”Sono qui con mia figlia perche’ voglio che il mondo possa vedere che l’Italia non e’ solo Berlusconi e i suoi festini”, spiega una signora. ”Zio Mubarak si e’ dimesso, Papi Silvio fai lo stesso”, chiede un cartellone. ”Stop Pornocracy”, afferma un altro mentre i manifestanti ripetono in coro ”Berlusconi, Dimissioni”
16:14. Roma. “Più di un milione nel mondo”. ”Siamo piu’ di un milione nel mondo. Ci siamo appena contate”: ha detto poco fa dal palco di piazza del Popolo a Roma, sede principale della manifestazione per la dignita’ della donna ‘Se non ora quando?’ l’attrice Angela Finocchiaro.
16:01. Milano: c’è anche Sara Giudice. La consigliera di zona del Pdl Sara Giudice, diventata famosa per aver raccolto firme per chiedere le dimissioni Nicole Minetti, e’ arrivata alla manifestazione in piazza Castello a Milano. ”Si puo’ essere donne di centrodestra con dignita’ – ha spiegato – e orgoglio. Questa manifestazione e’ delle donne per bene, e le donne di centrodestra non sono veline, sono donne per bene”.
15:55 Milano, Di Pietro: “E’ il prologo del referendum”. La manifestazione organizzata oggi in oltre duecento piazze e’ ”un prologo”, secondo Antonio Di Pietro, del referendum sul legittimo impedimento che lui chiede sia fissato il 19 maggio, cioe’ con il secondo turno delle amministrative. ”Questo – ha detto – puo’ essere il prologo della partecipazione che ci puo’ essere il 19 maggio”. ”Sfido Berlusconi – ha aggiunto dalla manifestazione milanese – a vedere e il popolo e’ dalla sua parte. Il popolo vero non ne puo’ piu’ di essere preso in giro”. Secondo il leader dell’Idv, ”Berlusconi non e’ ne’ piu’ ne’ meno di Mubarak, Gheddafi e Ben Ali, con la differenza che lui e’ ridicolo”.
15:50 Roma. Bersani: “Questa piazza dice a Berlusconi di andar via” ”Berlusconi da tempo dovrebbe andarsene ed e’ quello che gli chiedono queste piazze”. Cosi’ il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che sta assistendo alla manifestazione ‘Se non ora quando?’ tra la folla di piazza del Popolo. ”Come e’ scritto nella Costituzione, chi svolge una funzione pubblica deve poterla svolgere con disciplina e onore, senno ne viene un danno enorme al volto dell’Italia nel mondo e alla capacita’ di risolvere i problemi del Paese”, sottolinea Bersani. ”Berlusconi deve andarsene e liberare il Paese da un danno e un imbarazzo gravissimo”, ribadisce il segretario del Pd.
15:48. Torino. “Siamo oltre 50 mila”. Piazza San Carlo affollata come nelle storiche manifestazioni del Primo Maggio, i portici di via Roma impercorribili con gli incauti amanti dello shopping intrappolati: una folla ha partecipato a Torino alla manifestazione contro Berlusconi. ”Siamo oltre 50 mila”, hanno detto gli organizzatori, mentre la Questura non ha dato numeri. Gia’ ben prima della partenza del corteo, prevista inizialmente alle 14:30, migliaia di persone si erano date appuntamento in piazza S.Carlo. Poco dopo le 15 la testa del corteo, dietro lo striscione ”Se non ora, quando?” si e’ mossa verso piazza Castello. Sono stati lanciate decine di gomitoli che hanno avvolto i manifestanti. ”Sono presenti centinaia di associazioni – ha detto una donna al megafono – siamo qui a rappresentare la coscienza civile di un Paese”. Innumerevoli i cartelli con ‘messaggi’ di vario gusto a Berlusconi, mentre molti avevano sulla schiena un cartello con la scritta ‘Basta!’ o ‘dimettiti’.
15:47 Parigi. In 1000 in piazza. Oltre un migliaio di persone sono giunte oggi davanti al Sacro Cuore di Parigi per protestare contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ”Anche a Parigi diciamo basta”, ”Berlusconi e’ tempo di dire addio”, sono alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti che continuano ad affluire davanti alla celebre basilica della capitale francese, nel quadro delle manifestazioni ”Se non ora quando?”.
15:45 Roma. Giulia Bongiorno: “Hanno paura”. ”Questa non e’ una piazza di moralisti, come ha detto qualcuno nei giorni scorsi, questo e’ un modo per sminuire la vostra presenza qui. Si ha paura di voi”: lo ha detto Giulia Bongiorno, in un intervento molto applaudito dal palco della manifestazione delle donne a piazza del Popolo a Roma. ”Questa paura – ha spiegato – e’ determinata dal fatto che se questa mobilitazione di oggi prosegue, si crea davvero qualcosa di travolgente”. Un cartello nella piazza dice ”Il caso Ruby e’ la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. La parlamentare finiana ha commentato questa frase, affermando che ”Per me il vaso e’ gia’ traboccato. Oggi non c’e’ una nuova questione femminile, c’e’ da sempre. Il caso Ruby e’ servito solo a far decidere le donne che non si puo’ tacere”.
15:39. Sanremo. Vecchioni: “Idealmente ci sono anch’io”. ”Io sono idealmente a quella manifestazione, cosi’ sono dalla parte dei perdenti”: cosi’ Roberto Vecchioni ha risposto in collegamento da Sanremo, durante Domenica-In L’Arena condotta da Massimo Giletti, ad una domanda sulla presenza della cantante Emma, in gara con i Moda’ al festival, alla manifestazione delle donne ‘Se non ora quando?’, in corso a Roma.
15:06. Genova, c’è anche Cofferati. E’ iniziato a Genova il raduno ”Se non ora, quando?” contro la figura di donna oggetto emersa nel caso Ruby. Piu’ di cinquemila persone, secondo gli organizzatori, si sono ritrovate in piazza Caricamento, colma di gente, da dove devono raggiungere in corteo piazza De Ferrari. ”Noi ad Arcore non ci andiamo”, e’ lo slogan gridato da alcune ragazze. Numerosi manifestanti hanno sciarpe bianche e lettere ‘D’ a difesa della donna e della dignita’ femminile. Ci sono anche tante bandiere tricolori. Tra i presenti, il sindaco di Genova Marta Vincenzi e l’europarlamentare Sergio Cofferati. E’ stato distribuito un volantino su cui c’e’ scritto tra l’altro: ”il modello di relazione tra donne e uomini ostentato da una delle massime cariche dello Stato italiano incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignita’ delle donne e delle istituzioni”. Presenti anche le appartenenti al comitato ‘Le graziose’, che rappresenta le prostitute del centro storico.
15:04. Roma. Monica Vitti. Monica Vitti da molto tempo lontana dalla vita pubblica per i suoi problemi di salute, ha voluto far sentire la sua voce alle donne di piazza del Popolo oggi a Roma. ”Le donne mi hanno sempre sorpreso”, ha detto per lei Angela Finocchiaro riportandone tutto l’orgoglio per la protesta ‘Se non ora quando?’.
14:50 Milano. ”Da Milano è partita l’avventura del Cavaliere e da Milano noi oggi abbiamo il doppio dovere di sfiduciare il premier e la sindaca Letizia Moratti che dimostra anche in questa circostanza profonda insensibilita’ perche’ e’ troppo ansiosa di ossequiare agli ordini del premier”. A dirlo è Barbara Pollastrini, parlamentare del Pd, durante la manifestazione a Milano del comitato di donne ”Se non ora quando?”. ”Il premier ha tolto onore al Paese – ha aggiunto Pollastrini – creando contrapposizione, e governando male. Tutti noi ne stiamo pagando il prezzo, ma le donne pagano un prezzo doppio”.
14:45 Roma. ‘Sul nostro corpo nessuna strumentalizzazione, diritti e welfare per tutte”. Dietro questo striscione un centinaio di donne stanno sfilando in corteo a Roma per le strade del centro per ”esprimere la loro solidarieta’ alle ‘sex workers’ e per rivendicare i diritti delle donne”. Le manifestanti, partite da piazza Barberini, hanno raggiunto il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dove hanno ”rispedito al mittente la legge 40, il collegato sul lavoro e la legge Tarsia”, scritte su un pacco regalo. Le donne esponevano oggetti rossi come pailettes, ombrellini e magliette. Tra gli striscioni alcuni recitavano: ”Cervelli in fuga dal bunga bunga”, ”No ricerca-no Viagra’, ‘We want power not Berlusconi’, ‘Non abbiamo Fede e neanche lo vogliamo’. ”Non esiste divisione tra donne perbene e donne per male”, hanno spiegato le manifestanti, le quali hanno annunciato che raggiungeranno il corteo a piazza del Popolo, dove si sta svolgendo la manifestazione ‘Se non ora quando’, cercando – hanno detto – di convincere tutte le manifestanti della piazza a spostarsi in corteo.
14:35 Roma. L’urlo delle indignate. E’ partito dal palco di piazza del Popolo a Roma l’urlo delle donne ”indignate” che oggi manifestano in tutta Italia e all’estero per rivendicare la dignita’ del sesso femminile. Al via dell’attrice Isabella Aragonese, da piazza del Popolo e’ partito, dopo un minuto e mezzo di silenzio, l’incitazione ”Se non ora quando?”, a cui la piazza ha risposto ”Adesso”.
14:20 Milano, Claudia Mori. ”Le donne devono iniziare a credere che ce la si puo’ fare anche da sole”. Cosi’ Claudia Mori, la moglie di Adriano Celentano, presente alla manifestazione in piazza a Milano. Parlando del mondo dello spettacolo ha detto che ”la situazione si e’ logorata. Non era cosi’. C’e’ una mercificazione insopportabile”. Secondo Mori, ”si puo’ fare la velina ma con dignita’, senza diventare merce”. ”Una puo’ fare la velina – ha aggiunto – impedendo ad esempio che la telecamera le vada sotto le mutande”.
14:15 Roma. Il palco di Piazza del popolo. Un gruppo di giovani attrici, salite sul palco di piazza del Popolo a Roma, sta leggendo una serie di e-mail a sostegno della manifestazione ”se non ora quando?” organizzata in tutta Italia e in tutto il mondo. Lettere di donne contro ”il modello unico”, contro ”la superficialita”’ e ”perche’ le donne non sono stupide e hanno deciso di reagire a tante cose che hanno ferito la nostra sensibilita”’. Sono messaggi inviati da giovani, meno giovani, madri e precarie. Sul palco sono state invitate da Isabella Ragonese che presentandole ha ricordato che in Italia ”la cultura e’ un po’ come le donne: molto forte, ma deve sempre combattere”
13:00 Napoli. Corteo finito. Si e’ conclusa con un concerto in Piazza Dante la manifestazione indetta a Napoli dal comitato ”Se non ora quando ?” con l’ adesione della Cgil, del Pd, dell’ Udi e di organizzazioni femministe e della sinistra. Un corteo (50 mila persone secondo gli organizzatori, alcune migliaia secondo le forze dell’ ordine) ha attraversato via Monteoliveto dopo il concentramento in piazza Dante. Lungo il percorso si sono uniti il sindaco Rosa Russo Iervolino, alcuni assessori comunali ed il segretario della Cgil Campania Michele Gravano. I manifestanti hanno cantato ”Fratelli d’ Italia” . Poi, in piazza Dante alcuni bambini sono saliti sul palco con uno striscione sul quale era scritto ”Nonno, dai il buon esempio”. Il sindaco Iervolino ha parlato di ”risposta inaspettata” della citta’, che ”ha onorato la medaglia d’ oro della Resistenza”.
13.00 Roma. Piazza del popolo gremita. E’ stracolma di persone in maggioranza donne ma gli uomini sono tanti, piazza del Popolo dove sta per partire la manifestazione organizzato dal comitato ”Se non ora quando”. L’organizzazione non vuole fornire cifre, ma la gente si e’ arrampicata anche tutta intorno alla piazza sui muraglioni che delimitato dal Pincio.
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