Ruby madrina del Carnevale di Fano? Il comune dice no

Pubblicato il 20 Febbraio 2011 - 16:15 OLTRE 6 MESI FA

FANO (PESARO URBINO) – No a Ruby Rubacuori madrina del Carnevale di Fano, che si apre oggi con la prima sfilata. ”E’ un carnevale per bambini, famiglie e coppie, in cui si cerca di far risaltare l’amore vero, e la presenza di Ruby non ci sembrava opportuna” spiega l’assessore Pdl al Turismo Alberto Santorelli, che ha rifiutato l’offerta di un’agenzia di Milano: un ingaggio da 5 mila euro per la ragazza marocchina al centro dell’inchiesta per concussione e prostituzione minorile che coinvolge Silvio Berlusconi.

La proposta era arrivata venerdì, in extremis, al Comune e all’Ente Carnevalesca. Ma l’assessore ha subito detto no: ”Vogliamo lanciare messaggi positivi – spiega – e non ci andava di proporne altri, poco appropriati per un evento simile, che comunque, prevede anche simpatici concorsi, come il bacio di coppia più lungo”. Il Carnevale di Fano, nato nel 1347, perciò il più antico o fra i più antichi d’Italia, non è nuovo a polemiche sulla selezione della madrina dei carri, dopo due edizioni super-colte, curate dal premio Nobel Dario Fo nel 2002 e 2003, quando la città era governata dal centro sinistra.

A febbraio del 2005 le gemelle del ‘trash’ Loredana e Raffaella Lecciso furono prima attaccate sulla stampa dalle donne dei partiti di sinistra, poi fischiate e bersagliate di uova (almeno tre) mentre sfilavano su uno dei carri allegorici. L’estate successiva, il precedente sconsigliò gli organizzatori della Fano dei Cesari di ingaggiare come madrina Elisabetta Gregoraci, all’epoca parte lesa nell’inchiesta per concussione sessuale a carico dell’ex portavoce di Gianfranco Fini, Salvo Sottile. In carica c’era lo stesso sindaco di oggi, Stefano Aguzzi, un ex comunista che guida di una giunta di centrodestra. Che il Carnevale di Fano ambisca ormai anche al titolo del meno ”sessista” d’Italia?