Rutelli: “Il Terzo Polo non è morto: serve più di prima”

ROMA – Il Terzo Polo non è affatto morto, anzi ce n'è ''bisogno oggi più di ieri. Perché il Primo è esploso e il Secondo vede il Pd assediato dalle forze massimalistiche: una coalizione che non riuscirà mai a governare nei tempi durissimi della crisi''. Parola di Francesco Rutelli che in un'intervista alla Stampa avanza anche ''una critica'' a Pier Ferdinando Casini: ''Non credo che questo movimentismo sia razionale''.

''L'Udc – spiega il leader dell'Api – ha dichiarato il suo azzeramento; non è la prima volta che annuncia cambi di nome, dalla Costituente di Centro al tesseramento per il partito della Nazione, ma restando grosso modo com'era prima. Capisco la scontentezza di Pier. Però noi gli abbiamo dato un leale ed ampio mandato, con cui ha condotto – assai bene, a mio avviso, anche se forse con sovraesposizione mediatica – anche le ultime elezioni. Con chi se la prende?''.

Rutelli rivendica il risultato alle amministrative : ''I dati dicono che l'aggregato di Udc, Fli, Api, Mpa e liste unitarie ha raccolto più del 16% dei voti. Anche la più giovane Api ha raccolto in media il 3,4%, ed eletto molti giovani e nuove personalità''.

Con Gianfranco Fini, prosegue, ''concordiamo che il progetto non debba finire in soffitta, e che non sarebbe serio farlo via comunicati stampa. Abbiamo tre punti fermi: concorrere all'unità del Paese e delle istituzioni. Presidiare un'area centrale e innovatrice, che sarebbe assurdo lasciare scoperta. Sostenere pienamente Monti. Come possiamo non essere d'accordo con Casini?''.

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