Saccomanni chiude il caso: “Su Berlusconi mai nessuna conversazione”

saccomanni
Fabrizio Saccomanni (LaPresse)

ROMA – Il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni smentisce di aver mai menzionato Silvio Berlusconi durante una cena privata in Toscana, cosi’ come ha riferito il quotidiano Libero.

In merito alla lettera pubblicata dal quotidiano di Maurizio Belpietro e ripresa da altri quotidiani, Saccomanni spiega: “In generale trovo inopportuno e inutile replicare alle molte falsità e ai numerosi insulti che ricevo da alcuni ambienti da quando ho accettato il gravoso ruolo istituzionale che ricopro. Oggi trovo doveroso smentire categoricamente quanto è stato riportato, perché in questa occasione le illazioni riguardano anche terzi. Sia quindi chiaro che ne’ il Presidente Silvio Berlusconi ne’ persone a lui legate sono state in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente, esplicitamente o attraverso appellativi, menzionate nel corso della conversazione cui ci si riferisce, e tanto meno da me”.

La lettera pubblicata da Libero era diventata una questione politica: il quotidiano riportava una lettera di un cittadino che sostiene di essere stato testimone, sabato scorso, in un ristorante in Toscana, “di un presunto comportamento offensivo da parte del ministro Saccomanni nei confronti del presidente Silvio Berlusconi”. Renato Brunetta e Raffaele Fitto hanno definito “gravi” le parole del ministro.

Il primo a aprire il ‘caso’ e a dedicare alla questione un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, è stato il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta: “Chi scrive – si legge nel testo anticipato alla stampa – racconta di un pranzo in un tavolo accanto, dove erano presenti il ministro Saccomanni, sua moglie, ed altre due coppie di loro amici, ‘anch’essi noti’. Secondo quanto riportato, per una buona mezz’ora i commensali al tavolo del ministro Saccomanni hanno commentato, a voce alta e senza alcuna discrezione, la compagna del presidente Berlusconi, le mogli di vari altri politici, e tutte le ‘colpe’ del Pdl. Tra i vari – sottolinea il presidente dei deputati Pdl – il commento piu’ offensivo pronunciato ad alta voce e’ stato: ‘Che bello vedere che a Berlusconi e ai suoi amici gli stanno facendo un culo come una capanna’, seguito da risate compiaciute da parte degli altri commensali”.

Nella sua interrogazione, Brunetta chiede a Letta e a Saccomanni se questi fatti “corrispondano al vero, vista la non smentita, ad oggi, del ministro dell’Economia e delle Finanze; se si ritiene opportuno che un membro del governo si renda protagonista di un fatto cosi’ increscioso, che tende a colpire, ridicolizzare e demolire l’immagine del leader di una delle forze che sostengono il medesimo governo, nonché l’intero partito del ‘Popolo della Liberta” e, di conseguenza, tutti i suoi elettori; quali interventi intenda adottare il presidente del Consiglio, nell’ambito della sua responsabilità in merito alla tutela dell’unità dell’indirizzo e politico amministrativo del governo, per stigmatizzare tale comportamento e per impedire che episodi del genere non si verifichino in futuro”. Anche Raffale Fitto definisce “grave e sintomatico che non vi sia stata alcuna smentita alle battute e alle irrisioni che alcuni giornali hanno attribuito al ministro Saccomanni verso il nostro leader”.

Anche il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, aveva auspicato che non fosse vero quanto riferito da ‘Libero’: “Ci auguriamo che l’episodio riportato sugli organi di stampa non risponda al vero. Diversamente non sarebbe accettabile un simile comportamento denigratorio del ministro Saccomanni e dei suoi commensali contro il presidente Berlusconi e Francesca Pascale”, ha dichiarato.

“Ci aspettiamo, comunque – ha aggiunto Schifani – che dopo l’incomprensibile silenzio di ieri, oggi venga fatta immediata chiarezza. Un prolungato silenzio non potrebbe che essere interpretato come ammissione di un fatto francamente sgradevole e imbarazzante”. E oggi è arrivata la smentita del ministro dell’Economia.

Gestione cookie