ROMA – Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, in un’intervista pubblicata dal Messaggero spiega che le dimissioni lui non le ha mai prese in considerazione
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“In nessun momento. Il che non significa che apprezzi il tiro al bersaglio di cui ogni tanto vengo fatto segno. Lo trovo unfair. Ma dimettermi mai. Sarebbe una sconfitta per tutti”, quindi ”resto al mio posto”.
Sulle polemiche intorno alle imposte sulla casa, dall’Imu alla Tasi, il ministro replica:
‘‘Perché prendersela con il ministero dell’Economia, quando è chiaro a tutti che in questo pasticcio siamo finiti per l’incapacità della politica di trovare un accordo? Accusare di insipienza la Ragioneria generale è ingeneroso quanto scorretto”.
E sulla mini-Imu secondo il ministro, riporta sempre il Messaggero, ‘
“Si sta facendo un caso nazionale per un esborso medio di poche decine di euro”.
Quanto agli scatti per gli stipendi dei professori, Saccomanni osserva:
‘‘D’accordo, gli insegnanti guadagneranno anche poco, ed è giusto porsi il problema. Ma allora perché non fare la stessa cosa con i poliziotti o i militari?”.
Passando alla ripresa economica, per Saccomanni
”i segnali positivi sono sempre più evidenti”
tuttavia
”purtroppo questi focolai ancora non producono posti di lavoro, ma sbaglia chi mette in connessione il brutto dato di novembre, la disoccupazione al 12,7%, con il contesto virtuoso che si va lentamente formando. Quel dato, in contrasto con i numeri della ripresa che inizia, è la coda velenosa di una crisi durata incredibilmente a lungo”. .
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