Salva Fininvest, Tosi: 'Norma impresentabile'

ROMA, 6 LUG – ''Ritirare una norma che era stata messa li' di soppiatto, e a nostra insaputa, non attenua la pessima figura rimediata dal presidente del Consiglio. Non doveva presentarla, punto''. Il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, intervistato da Repubblica, non una mezzi termini per condannare la norma 'salva-Fininvest'.

''Berlusconi ha capito che quella roba noi non l'avremmo mai fatta passare, mica possiamo ingoiare rospi a oltranza'', dice Tosi. ''In Parlamento si sarebbe aperto uno scontro clamoroso e dagli esiti imprevedibili. Di sicuro non avremmo fatto come l'altra volta, quando il governo pose la fiducia per salvare Cosentino. So benissimo quanto malvolentieri i nostri la votarono. Basta, abbiamo gia' dato'', dice e intervistato anche da Libero sottolinea: " Chiunque ha proposto una cosa del genere, anche fosse un valido legale non ha il senso della realta"

Il Presidente Napolitano ''aveva invitato tutti quanti, maggioranza e opposizione, a evitare il rischio Grecia, a non dividersi su provvedimenti economici dolorosi, ma indispensabili'', ricorda l'esponente della Lega. ''Poi qualcuno ha pensato bene di rispondere al suo appello infilando nella manovra quella norma incredibile, che con i problemi degli italiani non c'entra nulla, ma che avrebbe seriamente rischiato di far saltare tutto, perche' in Parlamento si sarebbe scatenato il finimondo. E non solo in Parlamento''.

Per Tosi ''sospendere fino al terzo grado di giudizio i pagamenti 'ordinati' dalla magistratura si puo' anche fare. Ma allora non si capisce – sottolinea – perche' questa regola debba valere solo al di sopra di una certa cifra. Questo avrebbe creato una disparita' di trattamento, tantissimi privati cittadini sarebbero stati costretti comunque a pagare''.

Se la maggioranza possa o meno andare avanti, conclude Tosi, ''dipende dai fatti concreti. Vedremo se si riusciranno a dare risposte convincenti ai problemi della gente''.

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