ROMA – Gli ecobonus sulle ristrutturazioni strutturali ed energetiche degli immobili è a rischio e lo Stato potrebbe perdere 17 miliardi di euro. Venerdì 31 maggio il governo guidato da Enrico Letta dovrà trovare 90 milioni di euro per prolungare gli ecoincentivi fino a dicembre 2013. Un buco nell’acqua l’incontro del 27 maggio tra Letta e i ministri Fabrizio Saccomanni, Flavio Zanonato, Maurizio Lupi, Andrea Orlando ed Enrico Franceschini. Al governo restano così pochi giorni per trovare i fondi che mancano.
Antonio Castro spiega su Libero Quotidiano:
“Tema dell’incontro: dove troviamo i soldi per coprire e proseguire con i bonus fiscali fino a Natale? Il costo complessivo per le casse dello Stato è stimato in 1,9 miliardi da spalmare però nei prossimi 10 anni. Insomma, per i prossimi 6 mesi servono a copertura circa 90 milioni sempre che rimangano fisse le percentuali di sgravio accordate fin ad oggi. Si tratta di prorogare la detrazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica negli edifici e degli sgravi del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Ma il nodo copertura – a cui stanno lavorando i tecnici dei ministeri – resta la nota dolente”.
Il ministro delle Infrastrutture Lupi ha spiegato: “Speriamo di poter affrontare questo argomento già al Consiglio dei ministri di venerdì. C’è la volontà da parte di tutti di andare verso una proroga degli incentivi, unico strumento per incentivare il settore delle costruzioni. Ormai c’è una sola priorità: creare le condizioni perché il Paese torni a crescere e per farlo occorre investire nella sua spina dorsale, l’impresa”.
Ma dietro la necessità di salvare gli ecobunus, spiega Libero, non ci sono “sentimenti di generosità”, ma l’effetto benefico che tali bonus avrebbero nella crescita del settore dell’edilizia e sui conti dello Stato:
“Da mesi artigiani e imprese edilizie (oltre a tutte quelle dell’indotto: infissi, caldaie, materiali ecocompatibili) premono sul governo per sollecitare e ottenere il prolungamento dei vantaggi fiscali. La scorsa settimana la Confederazione nazionale dell’Artigianato (Cna) ha diffuso uno studio realizzato dal Cresme dal quale emerge che negli ultimi anni – proprio grazie agli ecobonus – non solo l’erario non ci ha rimesso, ma anche guadagnato entrate per oltre 17 miliardi”.
Le possibili entrate per lo Stato dalle agevolazioni e dagli ecoincentivi sono molte, spiega Libero:
“Considerando il mancato gettito fin qui sostenuto (pari a 31,7miliardi), bisogna considerare le diverse entrate (Iva per lavori, materiali, spese tecniche; Ires per imprese e tecnici; Irpef e oneri sociali sulle attività dei lavoratori e dall’emersione in nero; ricadute sull’economia) pari a 49,5 miliardi. Insomma, al 2012 il saldo per lo Stato è attivo per circa 17 miliardi. E si capisce come mai a Palazzo Chigi ci si disperi tanto nel rintracciare presto una copertura finanziaria alla proroga degli ecoincentivi”.
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