Salvatore Romeo, la polizza pro Raggi: “30 mila euro per affetto”

ROMA – “Figlia” e “motivi affettivi”. Queste le causali, ritenute “fantasiose” anche perchè Romeo non ha figli, sulle polizze stipulate da Salvatore Romeo. In una di quelle stipulate a favore di Virginia Raggi la dicitura riportata si riferiva a “motivi affettivi“. In tutto Romeo ha investito 130 mila euro in polizze sulla vita, sette con Intesa-San Paolo per 90 mila euro, scegliendo come beneficiari anche altri attivisti M5S e impiegati del Comune di Roma.

Raggi muro di gomma fa finta di nulla. Non risponde a nessuna domanda e non fornisce nessun chiarimento sul perchè Romeo avesse fatto di lei il beneficiario della polizza, tanto meno su come le abbia fatto di Romeo il suo capo segreteria politica. Offre solo un laconico “non mi dimetto” e si ripara dietro la copertura politica (fin qui obbligata) di Grillo.

“Mi apriva le porte del Campidoglio, è un profondo conoscitore delle norme che regolano la macchina amministrativa”. Questo in sintesi quanto riferito dal sindaco Virginia Raggi, nel corso dell’interrogatorio svolto ieri con i pm della Procura di Roma, in merito al ruolo svolto da Raffaele Marra, ex capo del personale del Comune e braccio destro del sindaco fino al giorno giorno dell’arresto, nel dicembre scorso, per l’accusa di corruzione.

Nel corso dell’atto istruttorio i pm hanno chiesto alla sindaca di riferire anche sulla natura dei suoi rapporti con Salvatore Romeo e Daniele Frongia, assieme a Marra componenti del Raggio magico. Del primo Raggi ha affermato che fu proprio lui a presentarle Marra e a descriverne le capacità operative. Con Frongia, invece, li lega un rapporto di solidarietà per il lungo cammino svolto insieme in Campidoglio come primi consiglieri a Cinque stelle eletto.

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