ROMA – La candidatura di Umberto Bossi è confermata, come capolista della Lega al Senato nella circoscrizione Lombardia 3 (Varese-Como-Lecco), dove fu eletto per la prima volta nel 1987 (da cui l’appellativo Senatur). Nella stessa posizione e nella stessa circoscrizione ci sono l’ex direttore de La Padania, Gianluigi Paragone, per il M5S, e l’ex ad del Milan, Adriano Galliani, per FI.
Salvini: “Riconoscente anche se mi dà del cretino”. “Porto riconoscenza per una persona che mi ha svegliato e che adesso mi dà del cretino ogni giorno e mi dice di non andare al Sud. Ma per me in politica il rispetto e la gratitudine umana sono un valore”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha spiegato a Rtl 102.5 la decisione della Lega di ricandidare Umberto Bossi al Senato. “Me lo ha chiesto lui? L’ho deciso io”, ha risposto Salvini, sostenendo di essere anche “orgoglioso di aver candidato più di cento fra sindaci e amministratori locali”.
M5S, Paragone sfida Bossi: “Per Lega istituzioni come bancomat”. “Con una certa nostalgia e una certa emozione mi ritroverò con Bossi. Quella Lega, quel centrodestra, che avrebbe dovuto cambiare il Paese utilizza le istituzioni come un tetto, quasi come un bancomat. Spinto dalla mozione degli affetti bisogna candidare Bossi ed è la didascalia di un centrodestra che si sente padrone del territorio, un tempo era suo alleato”. Lo afferma Gianluigi Paragone, candidato del M5S al collegio uninominale di Varese per la Camera.