Salvini-Di Maio, rottura su tutto: autonomie, scuola… Forse è una cosa seria

Salvini-Di Maio, rottura su tutto: autonomie, scuola... Forse è una cosa seria
Salvini e Di Maio nell’accostamento fotografico dell’Ansa

ROMA – In disaccordo su tutto, i duellanti Salvini e Di Maio continuano ad accumulare motivi di contrasto, una guerra di posizione infinita con lo spettro di nuove elezioni già a settembre che può tuttavia materializzarsi al massimo entro una settimana. Solo oggi, sul tema caro alla Lega delle autonomie si aggiungono le frizioni a proposito della nomina diretta dei docenti nelle scuole da parte delle Regioni e l’introduzione di diversi livelli retributivi tra Nord e Sud che richiamano le vecchie “gabbie salariali”.

Per non parlare della proposta di condono, la chiamano pace fiscale, sui soldi nascosti nelle cassette di sicurezza. Per non dire del caso dei presunti fondi dalla Russia al partito di Salvini. O dell’incontro previsto al Viminale con sindacati e aziende con il quale il ministro dell’Interno scavalcherà in un colpo solo premier e ministri economici invadendone gli ambiti di competenza.

Litigano ma non rompono, si azzuffano ma non mollano il Governo: tre indizi – il rimpastino con due caselle ministeriali rinnovate, l’imminente chiusura della finestra elettorale, la lunga partita per la nomina dei commissari Ue – dicono che la legislatura supererà indenne il 2019.

Ma è davvero così? Un altro indizio poteva essere considerato il terzo sì al Senato sul taglio dei parlamentari: molti degli onorevoli e senatori oggi in carica sanno che al prossimo giro staranno a casa, difficile, come si dice, che il cappone tifi per la cena di Natale. Ma il sì del Senato deve essere replicato a settembre alla Camera: quale migliore occasione staccare la spina entro il 20 luglio per affossarne l’approvazione? (fonte La Repubblica)

 

 

Gestione cookie