Salvini minaccia Di Maio: "Sì al dl Sicurezza o salta tutto". I 19 frondisti M5S Salvini minaccia Di Maio: "Sì al dl Sicurezza o salta tutto". I 19 frondisti M5S

Salvini minaccia Di Maio: “Sì al dl Sicurezza o salta tutto”. I 19 frondisti M5S

Salvini minaccia Di Maio: "Sì al dl Sicurezza o salta tutto". I 19 frondisti M5S
Salvini minaccia Di Maio: “Sì al dl Sicurezza o salta tutto”. I 19 frondisti M5S

ROMA – “Il Decreto Sicurezza serve al Paese e passerà entro il 3 dicembre o salta tutto e mi rifiuto di pensare che qualcuno voglia tornare indietro”: è la prima volta che il ministro dell’Interno minaccia esplicitamente di rompere l’alleanza con i Cinque Stelle, un avvertimento a Di Maio alle prese con la fronda dei 19 deputati grillini contrari alla stretta sui migranti contenuta nel decreto. 

Un pugno seguito da una carezza nei confronti del capo politico M5S: “Andiamo d’amore e d’accordo. Non sono mai andato d’accordo con un politico come con Luigi Di Maio”. Politicamente, però, la questione segnala un problema di imbarazzo per le politiche del governo sull’immigrazione da parte soprattutto dell’area M5S più vicina alle posizioni del presidente della Camera Roberto Fico.

Gli “ortodossi” rispetto allo spirito originario del Movimento criticano merito del decreto e metodo, segnato a loro dire da totale assenza di dibattito interno. Il testo arriverà in Aula il 23 novembre e il governo potrebbe decidere di mettere la fiducia, come già al Senato. La fronda dei contrari al provvedimento si è però fatta sentire anche a Montecitorio con una lettera inviata al capogruppo Francesco D’Uva per lamentare scarsa “collegialità” nell’esame del provvedimento che “non trova, in molte sue parti, presenza nel contratto di Governo ed è, in parte, in contraddizione col programma elettorale del M5s”.

Obiettivo della lettera di protesta, che riporta 19 firme pure se due di queste – sembra- sarebbero state aggiunte per errore, è quello di testimoniare la contrarietà ad alcune parti del provvedimento anche se, precisano i firmatari, “non è nostra intenzione complicare i già delicati equilibri di governo”.

I “portavoce” grillini firmatari sono Valentina Barzotti, Raffaele Bruno, Santi Cappellani, Giuseppe D’Ippolito, Paola Deiana, Carmen Di Lauro, Chiara Ehm Yana, Antonio Federico, Veronica Giannone, Concetta Giordano, Luigi Iovino, Riccardo Ricciardi, Doriana Sarli, Elisa Siragusa, Gilda Sportiello, Simona Suriano, Guia Termini, Roberto Traversi, Gloria Vizzini.

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