Salvini, parla la donna dell’aggressione: “Mi dispiace”. In passato è stata vittima di discriminazione Salvini, parla la donna dell’aggressione: “Mi dispiace”. In passato è stata vittima di discriminazione

Salvini, parla la donna dell’aggressione: “Mi dispiace”. In passato è stata vittima di discriminazione

Parla la donna della aggressione a Matteo Salvini a Pontassieve (Firenze): “Mi dispiace”. In passato è stata vittima di discriminazioni

“Mi dispiace…”: queste le parole della giovane donna che a Pontassieve (Firenze) ha aggredito il leader della Lega Matteo Salvini, strappandogli camicia e rosario dal collo. 

Interpellata da AdnKronos, ha detto: “Non dico niente dell’aggressione, sto facendo altro e non voglio parlare. Non sono obbligata e non me la sento di dire niente”. Alla domanda se fosse pentita ha risposto dicendo: “Mi dispiace”. 

Le discriminazioni subite

Ad aggiungere informazioni sulla donna è il sindaco di Pontassieve, Monica Marini. “In passato lei è stata oggetto di pesanti discriminazioni: una persona le ha sputato addosso ingiuriandola perché di colore, chiamandola scimmia, offendendola pesantemente. Questo può avere influito sul suo stato d’animo di oggi, era visibilmente confusa dopo l’episodio, sembrava non si rendesse conto. Ovviamente questo non la giustifica. Ha sbagliato”, ha spiegato. 

Marini ha confermato che la donna è impiegata nel servizio civile presso il Comune, selezionata con un bando della leva civile a livello nazionale.

Trovano così riscontro le parole di Salvini secondo cui una persona così aggressiva possa stare a contatto con fasce di popolazione come giovani e disabili. (Fonti: AdnKronos, Giornalettismo)

 

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