Salvini, ipoteca sui porti (e sui migranti): incontro col capo della Guardia Costiera. Ma non è sua la delega

Salvini incontra il capo della Guardia Costiera. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, ha incontrato l’Ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera.

Salvini incontra il capo della Guardia Costiera

Dunque, il primo atto dell’appena insediato titolare del ministero (una volta sarebbe stato chiamato dei Lavori Pubblici) sembra orientato a rivendicare per sé la delega ai porti. Questione sensibile: di lì transitano i poteri di governo sul mare e dunque anche sull’ingresso in Italia dei migranti.

Doppiamente sensibile perché al momento la delega resta appannaggio del Ministro del Sud e del Mare, l’ex presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. Per consentire a Salvini la titolarità del governo dei porti, servirebbero uno o più decreti.

Sul Fatto Quotidiano l’incontro con il comandante generale della Guardia Costiera è decifrato politicamente come il tentativo di Salvini di mettere un’ipoteca sulla delega, come a dire, “di questo, di migranti, mi occupo io”.

L’incontro con il comandante della Guardia Costiera

Il Corpo – si legge in una nota – vanta un personale con 10.800 donne e uomini e centinaia di uffici e comandi in tutta Italia. Per Salvini “è stato un lungo e proficuo incontro” per fare il punto della situazione, anche a proposito di immigrazione: attualmente in area Sar libica – puntualizza la nota – ci sono due imbarcazioni ong.

Fratoianni: “Cinica campagna di propaganda anti-migranti”

A sinistra, è Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra, a notare l’attivismo di Salvini

“Vedo che Salvini pure da ministro delle infrastrutture ricomincia la sua cinica campagna di propaganda contro i migranti, incontrando il comandante generale della Guardia Costiera. Mentre bambini, donne e uomini continuano a morire a poche miglia dalle coste italiane, e si susseguono naufragi su naufragi”.

Lo afferma in una nota il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. “Invece di preoccuparsi della presenza di navi delle ong nel Mediterraneo centrale, Salvini e questo governo facciano in modo che per ricerca e soccorso siano impegnati gli assetti navali del nostro Paese e della Ue, per non continuare ad essere corresponsabili di una strage disumana”, conclude.

Gestione cookie