Salvini al caseificio annusa la caciotta con mascherina abbassata. Boicottaggio al "pecorino leghista" Salvini al caseificio annusa la caciotta con mascherina abbassata. Boicottaggio al "pecorino leghista"

Salvini al caseificio annusa la caciotta con mascherina abbassata. Boicottaggio al “pecorino leghista”

Salvini annusa una caciotta di formaggio con la mascherina abbassata. Scatta la protesta contro il “pecorino leghista”.

Matteo Salvini in vacanza in Toscana scatena l’ennesima rivolta. Il segretario della Lega si è recato in visita al caseificio della famiglia Busti a Fauglia, provincia di Pisa, uno dei più grandi e noti della regione. 

Qui il leader della Lega si è lasciato scattare alcune foto con la mascherina abbassata, mentre annusa un pecorino. Foto che lo stesso Salvini ha poi pubblicato sulle proprie pagine social scatenando l’ira di sindacati, avversari politici ma anche semplici cittadini.

Ad accompagnarlo anche la candidata alla presidenza della Toscana per il centrodestra Susanna Ceccardi.

“Un esempio pessimo che irride i protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro”, ha detto Francesco Iacovone, del Cobas nazionale. “Non è accettabile che un senatore della Repubblica pieghi le norme, mettendo a rischio i lavoratori, per la sua campagna elettorale. E che lo faccia dandogli risalto sui social”.

Ma non è tutto. L’assessore alla cultura del comune di Volterra (Pisa), Dario Danti, sempre dai social “inneggia” al boicottaggio scrivendo “eravate i miei preferiti, adesso non comprerò più i vostri formaggi”.

A lui fanno eco anche le Sardine pisane che condividono la foto di Salvini con la scritta: “Formaggi da non acquistare”.

Il proprietario del caseificio si difende

A nulla è valso il tentativo del caseificio di correre ai ripari. Il proprietario, Stefano Busti spiega: “Rispettiamo tutte le procedure di igiene alimentare e anti-covid, la forma che Salvini aveva in mano è quella che gli è stata omaggiata come facciamo con tutti gli altri ospiti che abbiamo avuto in visita e che sono di vari schieramenti politici”.

In risposta al boicottaggio all’assessore Danti è intervenuto anche il deputato della Lega Edoardo Ziello: “Questo signorotto di sinistra cerca di danneggiare economicamente l’azienda della famiglia Busti, eccellenza toscana tra i produttori di latticini a livello europeo. Vedete com’è la sinistra? Si avventa contro le imprese italiane, già profondamente colpite dalla crisi soltanto per odio politico”.

A fare le spese di questo battibecco social è proprio il caseificio che, nella provincia di Pisa, dà lavoro a 120 persone e che dal canto suo si difende ricordando a tutti che nello stabilimento ha sempre ospitato esponenti politici di qualsiasi schieramento politico per far conoscere una realtà di riferimento dell’agroalimentare toscano.

Poche settimane fa aveva fatto visita allo stabilimento anche il candidato governatore del centrosinistra, Eugenio Giani.

“Non lo faccio per appartenenza politica – ha ribadito Busti – ma per far conoscere una realtà di riferimento dell’agroalimentare toscano. Dovrei forse chiudere la porta?”.

L’imprenditore ha ricevuto anche molti messaggi di solidarietà da parte di colleghi e consumatori indignati per i “proclami di boicottaggio”. (Fonte: Ansa).

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