Salvini querela Vauro per il “selfie fatale”: la vignetta che irride la legittima difesa, lo ritrae mentre si spara

Salvini querela Vauro per il “selfie fatale”: la vignetta che irride la legittima difesa, lo ritrae mentre si spara

ROMA – Salvini annuncia via tweet querela contro Vauro: decisamente non gli è piaciuta l’ultima vignetta pubblicata sul Fatto che lo ritrae con una pistola in mano nell’atto di spararsi: “Selfie fatale” il titolo, “Quando scambiò la pistola per il telefonino” la didascalia. Vauro ha inteso così irridere il via libera alla legge sulla legittima difesa che autorizza a usare un’arma per difendersi dalle irruzioni in casa di ladri e rapinatori e di fatto limita la possibilità del giudice di stabilire la legittimità del gesto.

“E poi è Salvini che ‘semina odio’… Querela per il signor Vauro, che dite?”, scrive il ministro, subito subissato di apprezzamenti dei numerosi fan social, oltre che insulti e riprovazione contro il vignettista toscano. Fin qui nulla di sorprendente, se non fosse che proprio il ministro, twittatore seriale, si era sempre mostrato tollerante rispetto alle intemperanze della satira.

Glielo ricorda anche Selvaggia Lucarelli che pubblica un post dello stesso Salvini con “Siamo tutti Charlie Hebdo”. Senza contare il numero impressionante di “incidenti”, spesso mortali, causati da pistole regolarmente registrate ma sfortunatamente puntate contro se stessi o i familiari. La satira è satira, può piacere o meno, ma è fra gli antidoti più creativi a disposizione per non spararci vicendevolmente addosso sul serio.

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