Salvini: tolgo i soldi ai migranti. Di Maio alla Trump: punisco le aziende che vanno fuori

Salvini: tolgo i soldi ai migranti. Di Maio alla Trump: punisco le aziende che vanno fuori
Salvini: tolgo i soldi ai migranti. Di Maio alla Trump: punisco le aziende che vanno fuori

ROMA – Taglierò i soldi dell’accoglienza ai migranti, annuncia Salvini. Punirò le aziende che delocalizzano all’estero, minaccia Di Maio. Il nuovo presidente del Consiglio, il professor Giuseppe Conte, dovrà avere spalle larghe per ritagliarsi uno spazio di manovra effettivo, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] stretto com’è tra due vice presidenti del Consiglio piuttosto ingombranti.

E cioè Di Maio e Salvini, i due leader che oltre al ruolo di badanti/controllori a Palazzo Chigi hanno voluto per sé i ministeri pesanti di Lavoro e Sviluppo Economico il Capo Politico dei 5 Stelle, quello degli Interni il segretario della Lega.

Due ruoli chiave ed emblematici, rappresentativi della volontà politica del governo appena nato. E i primi annunci confermano la saldatura delle due anime sul concetto “Italia first”, prima l’Italia, sulla falsariga del messaggio trumpiano in Usa.

Di Maio ha annunciato che “punirà le aziende che delocalizzano”, cioè che trasferiscono all’estero le attività per risparmiare sul costo del lavoro o per intercettare regimi fiscali più favorevoli.

Salvini, dal canto suo, ha già dichiarato che taglierà i soldi che il budget italiano destina all’accoglienza dei migranti. “Porte aperte in Italia per la gente per bene e biglietto di sola andata a quelli che vengono in Italia a fare casino e pensano di essere mantenuti a vita. ‘A casa loro’ sarà una delle nostre priorità’, ha annunciato durante un comizio a Sondrio. “Vorrei dare una bella sforbiciata a quei 5 miliardi di euro, che mi sembrano un po’ tantini” per l’accoglienza, ha aggiunto.

Gestione cookie