Sanità Lazio, Polverini nomina i nuovi direttori generali Asl strizzando l’occhio a Storace

Francesco Storace e Renata Polverini

Un settore strategico in una regione strategica, la Sanità in Lazio, in cui le nomine dei direttori generali delle Asl decise dal presidente Renata Polverini sancire un tacito accordo con l’ex governatore e leader de La Destra Francesco Storace. Fa il “pieno” anche l’Udc.

Un’intesa che sarà avvenuta con la benedizione del premier Silvio Berlusconi, interessatissimo a togliere, a destra e a sinistra del Pdl, potere e margine d’azione (leggi: poltrone) a Futuro e Libertà di Gianfranco Fini.

Parte dei nomi fatti dalla Polverini infatti sono persone che avevano avuto importanti incarichi sotto la giunta Storace. Storace (per nulla scalfito dalle condanne del Lazio-gate) che, non a caso, plaude alle decisioni della Polverini: “Ottime indicazioni, così la sanità riparte”. La sanità, formidabile serbatoio di voti, centro di potere e snodo di grossi appalti.

Ma vediamo in dettaglio le nomine effettuate, con la provenienza politica dei neodirettori tra parentesi:

Asl Roma B (Pertini e Policlinico Casilino): Vittorio Bonavita (Udc)
Asl Roma C (Sant’Eugenio e Cto): Antonio Paone (Pdl area Forza Italia)
Asl Roma D (Ostia): Ferdinando Romano (voluto dalla Polverini)
Asl Roma E (Santo Spirito): Maria Sabia (Pdl area Forza Italia)
Asl Roma G (Tivoli): Nazareno Renzo Brizioli (Udc)
Asl Rieti: Rodolfo Gianani (Pdl)
Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata Gianluigi Bracciale (Storace)
San Filippo Neri: confermato Domenico Alessio (Udc)
Ares 118: confermato Antonio de Santis (Pdl, Gramazio)
San Camillo: confermato a commissario Massimo Martelli (Polverini)

”Come annunciato – ha dichiarato la Polverini – dopo l’approvazione da parte del Governo del piano di rientro sanitario ho proceduto alla nomina dei direttori generali, i quali avranno come primario obiettivo proprio l’attuazione del nuovo piano attraverso il quale il nostro sistema sanitario potrà garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, servizi appropriati e, allo stesso tempo, traghettare il Lazio fuori dall’emergenza, senza sacrifici per le persone”.

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