Santanchè, la pasionaria del Pdl: “Siamo moderati, non fessi”

MILANO – ”Rivendico tutte le mie battaglie politiche”, perche’ nel Pdl ”siamo moderati, non fessi. Se ti attaccano, devi trovare un modo per rispondere. Non sono un falco. Ma neppure un piccione”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il sottosegretario per l’Attuazione del Programma Daniela Santanche’ (indicata tra i responsabili di una linea troppo aggressiva che non ha pagato a Milano) sottolineando di trovare ”irresponsabile tirare la croce addosso a qualcuno o a qualcosa”.

”Io – aggiunge – sono una pasionaria”, ”ho molta passione per la politica. Non ho alcuna passione per gli avvoltoi”. E ora con i ballottaggi, ”un altro film”, bisogna ”tornare a lavorare”. La ”radicalizzazione”, comunque, sottolinea il sottosegretario, ”non nasce da Silvio Berlusconi” ma ”dalla caccia all’uomo, dalle trasmissioni tv che danno voce a pentiti che hanno sciolto bambini nell’acido e ora sostengono teoremi assurdi. Nasce dalla Boccassini”.

E la Moratti ”ha fatto bene a ricordare ai milanesi che Pisapia si e’ pittato da moderato ma ha una storia da estremista. Non vedo nulla di scandaloso nelle sue parole”. In ogni caso, secondo Santanchè, ”ora dobbiamo mobilitarci tutti. Cos’e’ questo coro di critiche? Siamo una banda di cosa? Che mondo e’, quello delle accuse, delle responsabilita’ dei capri espiatori?”.

Comunque, il sottosegretario oggi non pensa piu’ che una sconfitta a Milano metta in difficolta’ il governo: ”La frammentazione del voto da’ stabilita’, e la Lega non sfonda”.

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