Santoro a Berlusconi: “Annozero non determina le elezioni”

Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 21:29| Aggiornato il 3 Giugno 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Scusi presidente Berlusconi non le sembra esagerato dire che ha perso elezioni per colpa di Annozero?”. Santoro apre la sua anteprima della puntata di Annozero su Rai2, dedicata ai referendum del 12 e 13 giugno e si rivolge al premier che ieri lo ha criticato definendolo un ‘programma micidiale’.

Poi sottolinea: ”La verità è che un giornalista non determina i risultati elettorali, ma interpreta, anche prima dei politici, lo spirito del tempo”. Santoro, che dopo l’anteprima legge – come chiestogli dall’Agcom – un messaggio in cui dice che la trasmissione della scorsa settimana ha violato la legge sulla privacy, annuncia anche l’intervento in trasmissione di Celentano facendolo precedere dalla riproposizione di un discorso del molleggiato in tv 12 anni fa contro il nucleare: ”di cosa parlerà stasera non so, francamente me ne infischio”, dice Santoro.

”A furia di leggere Erasmo da Rotterdam – dice Santoro a Berlusconi – avrebbe potuto leggere Cavour, secondo cui l’unico limite alla liberta stampa è la credibilità dei giornalisti. Se avesse ragione lei, che bastano pochi minuti di Annozero per mettere sotto la credibilità di tutti i tg, vorrebbe dire che viviamo in un mondo alla rovescia, come che una vignetta di Vauro fosse una bomba e un editoriale di Minzolini è una fetecchia. Non è colpa nostra se Vespa il giorno dopo i ballottaggi fa un programma sulle diete e invita Mastella. La tv che lei ha costruito è castello di sabbia che non regge uno spiffero di concorrenza. Allora che facciamo: per difendere un castello di sabbia chiudiamo Annozero e Ballarò e poi Fazio, la Dandini e Paragone, tutti? Le vorrei dire cosa amichevole: lei se lo ricorda il ’94, quella telefonata in cui ma ha detto ‘In Rai non toccherò una pianta’? Si è visto poi tutto quello che ha preso dalla nostra trasmissione. I suoi avversari, quelli che a cui dovrebbe essere grato perché hanno chiuso in un cassetto anche il conflitto di interessi, dicevano ‘Santoro non è di sinistra è un qualunquista’. La verità è che un giornalista non determina i risultati elettorali ma interpreta anche prima dei politici lo spirito del tempo”.

Poi cita Celentano e manda in onda il molleggiato che in una trasmissione tv di 12 anni si scagliava contro il nucleare. ”Celentano stasera sarà con noi – annuncia – chissà cosa dirà, io non lo so e francamente, citandolo, me ne infischio”. Quindi di nuovo a Berlusconi: ”accetti un consiglio amichevole: ha indicato Alfano, perché non fa un bel controllo sulle persone che stanno intorno a lei e le danno consigli?” Il riferimento è a una dichiarazione del premier su Annozero di cui dice di aver seguito una puntata ”in cassetta”. Ma come, fa Santoro, ”lei guarda ancora in cassetta? I suoi collaboratori le registrano in cassetta le trasmissioni? Beh, o sono in ritardo o non hanno avuto il coraggio di dirle che il mondo è cambiato e le tengono nascosti i cambiamenti”.