SESTO FIORENTINO – “Giuro sull’iPad, qui dentro la Costituzione c’è di sicuro”. Così Sara Biagiotti, neo-sindaca Pd di Sesto Fiorentino, ha messo la mano sul suo tablet e ha pronunciato la formula di rito, durante la cerimonia di insediamento. Scelta un po’ grillina, accolta tra il serio e il faceto dai presenti al giuramento e pure dalla Rete che non si è lasciata sfuggire il ghiotto pretesto di satira.
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Biagiotti, renziana della primissima ora, al fianco del premier sin dalle primarie del 2012 assieme a Simona Bonafè (ora eurodeputata) e Maria Elena Boschi (ora ministro) è anche il primo sindaco nella rossissima Sesto a rompere una lunga tradizione di ex Pci-Pds-Ds.
In sua difesa non poteva che schierarsi l’immancabile comitato “Marxisti per Biagiotti” che su Facebook, al grido di “Giocatori di Candi Crush, unitevi”, scrivono:
“Il Comitato Centrale, a nome di tutti i soviet sestesi, si rallegra per il giuramento della Compagna Biagiotti sul Libretto Rosso di Mao.
La controinfomazione capitalista, che accusa la Compagna Biagiotti d’aver giurato su un tablet, ordigno plutocratico nemico della classe operaia, non riuscirà a fermare l’ineluttabile trionfo del socialismo.”
Lei sorride ma spiega che il suo gesto ha un preciso significato:
“Io ho la Costituzione scaricata come e-book nel mio Ipad, un modo per dematerializzare leggi e atti dell’amministrazione. E invito tutti a scaricarla e leggerla, è pure gratuita”
Alcuni giorni fa oltreoceano si ripeteva la stessa scena: Suzi Levine, nominata ambasciatrice Usa in Svizzera e Liechtenstein, giurava di fronte al vicepresidente Joe Biden, su un Kindle Touch, sul quale era scaricata una copia digitale della Costituzione americana.