Sardegna. Cementificazione delle coste, le colpe della giunta Soru

Le coste sarde rischiano sempre più di essere inghiottite dal cemento e Soru, anche se critico, sembra aver messo molto impegno nello scempio. Questa la tesi sostenuta dal quotidiano “Il Giornale” che punta il dito contro Mr Tiscali, definito «finto ambientalista».

«La giunta Soru, al governo della Regione dal 2004 al 2008, abbia dato il nulla osta a tonnellate di cemento, gran parte in riva al mare. Ma come? Non è stato l’Obama di Sanluri, nel 2006, a far approvare il celebre Piano paesaggistico regionale (Ppr), testo che impone precisi vincoli allo sviluppo edilizio dell’isola, finalizzato a tutelarne la bellezza paesaggistica e l’equilibrio ambientale? Vero. Ma è vero anche che, attraverso lo strumento delle «intese» o degli «accordi di programma», lo stesso Soru abbia riempito di benzina i serbatoi delle ruspe. Prego si scavi, quindi, per tirar su una quantità di metri cubi di molto superiore a quelli che sarebbero stati approvati con le vecchie leggi», si legge sul giornale.

Proprio sotto l’amministrazione Soru è stato dato il via libera alla costruzione di 740 villette, con tanto di piscine e campi da golf a Sanluri, nel comune di Collinas. A Pula, vicino Cagliari, è stato autorizzato un progetto milionario con 241 ville disegnate da Massimiliano Fuksas (senza la valutazione d’impatto ambientale). Dietro questo mega piano c’è la Is Molas spa, gestita dalla Immsi di Roberto Colaninno, padre dell’ex ministro ombra del Partito democratico per lo Sviluppo Economico, Matteo.

Un altro esempio è quello di Tortolì dove verranno messe in piedi 1.697 posti letto di “case vacanze”. A La Maddalena, isola di Caprera, invece i bungalow di cemento sostituiranno le capanne di legno e paglia: dietro questo ennesimo nulla osta ci sarebbe ancora la mano di Soru.

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