Suor Giuliana Galli Suor Giuliana Galli

Sardine, suor Giuliana Galli: “Se si va in piazza a Torino io ci sono”

Suor Giuliana Galli
Suor Giuliana Galli

ROMA – Suor Giuliana Galli si dice pronta a scendere in piazza a fianco delle Sardine, il movimento spontaneo anti-Lega nato quasi per caso a Bologna. La Galli è presidente dell’Associazione torinese Mamre che si occupa del disagio psichico e sociale di migranti e bambini. Prima di questa carica è stata consigliera di amministrazione della Compagnia di San Paolo e tra le anime del Cottolengo, l’istituto di carità con sede principale nel quartiere Aurora a Torino.

Da tempo, suor Giuliana è attiva sui social. Ora vede nelle Sardine una ventata di novità. Su Facebook ha infatti pubblicato un messaggio in cui dichiara la sua adesione alle Sardine di Torino. Il messaggio ha suscitato molti consensi ed anche qualche critica. Repubblica l’ha intervistata per comprendere meglio il suo pensiero.

Suor Giuliana, se ci sarà il flash mob darà la sua adesione per partecipare? “Sì, credo proprio di sì. Credo che se si organizzerà un evento a Torino ci sarò. Condivido le ragioni di questo movimento, trovo giuste le ragioni che lo ispirano”.

(…) Perchè le piacciono le sardine? “Ho scritto un messaggio che voleva essere divertente, per sdrammatizzare un po’: ‘Mi piace la trota, mi piace il salmone e mi piacciono anche le aclici e anche le sardine. E a voi?’. Era un modo leggero per sollecitare una discussione”.

(…) ci racconta perché le piace questa nuova onda civica anti-leghista? “La mia disponibilità non è contro qualcuno, ma a favore di qualcosa. In questo momento penso sia il caso di sollecitare un nuovo modo di parlare, dire quello che si pensa senza menzogne e senza atteggiamenti sarcastici”.

Contro l’odio dei social qual è la ricetta? “Se posso usare degli aggettivi direi ‘buono’, ‘pacifico’. Queste dovrebbero essere le caratteristiche di questa ondata che, ripeto, io non intendo ‘contro’ qualcuno, anche Salvini. Serve invece un nuovo linguaggio, è importante cercare la verità”.

Pensa che questo sia un fenomeno destinato a durare? “Non so, ma trovo divertente che sia nato così spontaneamente e che in poco tempo abbia creato un movimento così partecipato. Persone diverse, ma spero con un obiettivo che mi sento di condividere. Poi, ovviamente, c’è un comune denominatore che è l’anti-fascismo” (…).

Fonte: Repubblica 

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