Sbarchi, dati Interno dicono 13mila. Gasparri: l’Italia si faccia rispettare in Europa e in Libia 

Gli sbarchi in Italia si avviano verso la quota dei 13mila. Per il senatore Maurizio Gasparri (FI) l’Italia deve reagire e farsi rispettare in Europa, ma anche in Libia. E chiede che Draghi metta il tema dell’immigrazione al primo punto della sua agenda.

Verso 13mila sbarchi nel 2021: i dati del ministero dell’Interno aggiornati alle 8 di stamattina indicano 12.894 arrivi nel 2021. Tre volte tanto rispetto ai 4.184 dello stesso periodo dello scorso anno.

A Lampedusa, che con la vicina Linosa conta di suo circa 6 mila abitanti, soltanto nelle ultime 24 sono sbarcati circa 2 mila migranti.

Numeri che potrebbero crescere di ora in ora per via delle condizioni meteorologiche destinate a migliorare con l’avvento della bella stagione.

Draghi batta un colpo anche sull’immigrazione” auspica il senatore Maurizio Gasparri, componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia.

“Draghi batta un colpo anche sull’immigrazione. L’Unione Europea non ha rispettato gli accordi di Malta come era prevedibile, perché nessuno vuole clandestini in casa propria.”, sottolinea il senatore forzista che continua:

“L’Italia deve reagire. Farsi ascoltare in sede europea e studiare ogni iniziativa presso la Libia o nel Mediterraneo per impedire questa nuova invasione. È un’assoluta priorità per il Governo.

Per il centrodestra di governo una politica di resa è inimmaginabile.

L’Italia si deve far rispettare in Europa, ma anche il Libia. Ora basta.

“Draghi metta questo tema al primo punto della sua agenda”, chiede Gasparri .

“Per noi non esiste un governo che non reagisca di fronte a una rinnovata stagione di clandestini e di così dette ONG all’assalto del nostro Paese”, conclude il senatore forzista.

Lampedusa al collasso e la richiesta di solidarietà all’Italia di Ylva Johansson

Mentre a Lampedusa si gestisce una valanga di arrivi, con difficoltà logistiche e sanitarie, da Bruxelles la commissaria Ue agli Interni Ylva Johansson, in queste ore in contatto col Viminale, invoca solidarietà all’Italia da parte degli altri Paesi e accordi temporanei per affrontare la situazione.

“So che e’ più difficile” gestire i flussi migratori durante la pandemia, ma e’ possibile farlo ed e’ ora di mostrare solidarietà all’Italia”, ha detto Ylva Johansson durante la conferenza stampa tenuta insieme all’Alto Commissario per i rifugiati Filippo Grandi.

Situazione esplosiva

“La situazione a Lampedusa è letteralmente esplosiva: un centro accoglienza che potrebbe ospitare al massimo 200 persone al momento e che invece con gli ultimi sbarchi di stamani ne contiene 2150“, denuncia Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.

Inevitabili gli assembramenti a scapito della sicurezza sia degli agenti di Polizia sia degli stessi Migranti.

Nella notte 600 Migranti hanno dormito al porto, il resto all’interno del centro. Ora sono confluiti tutti all’interno del Cpi che sta letteralmente scoppiando”, ha detto ancora Pianese oggi in tarda mattinata.

“Se avremo un’altra giornata come quella di ieri”  con un susseguirsi incessante di sbarchi, non sarà più possibile gestire la sicurezza pubblica e sanitaria dell’isola e del Paese”,  ha  detto ancora Pianese che auspica l’invio, da parte del Governo, di più agenti nel Centro di Lampedusa.

“I pochi che ci sono adesso stanno lavorando senza sosta con turni massacranti anche di 12 -14 ore al giorno“, conclude.

Convocata la Conferenza delle Regioni per affrontare l’emergenza

Antonio Scavone, coordinatore della commissione immigrazione, ha convocato la Conferenza delle Regioni per affrontare l’emergenza.  “Una vera e propria emergenza sociale che va affrontata in sede nazionale, come il presidente Musumeci ha più volte ribadito al governo centrale, perché la Sicilia non può essere lasciata sola a gestire le migliaia di Migranti che da qualche giorno continuano a sbarcare sulle coste isolane”, ha detto Scavone. L’importante appuntamento è fissato per mercoledì prossimo alle 11,30.

Fonti Ansa, Ufficio Stampa senatore Maurizio Gasparri

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