ROMA – I parlamentari di Scelta Civica passano al Pd. Tutti tranne Mario Monti, fondatore di Scelta civica, hanno accettato l’invito di Matteo Renzi di unirsi ai gruppi Pd di Senato e Camera. “Il progetto di Scelta Civica ha avuto senso, ma ha esaurito la sua funzione”, ha dichiarato il ministro Stefania Giannini, che ha aderito al Pd.
Gli altri parlamentari sono il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda, i senatori Pietro Ichino, Linda Lanzilllotta, Gianluca Susta e Alessandro Maran, le deputate Ilaria Borletti Buitoni e Irene Tinagli.
In una nota i parlamentari spiegano:
“Il Pd renziano ha assorbito il centro della società prima ancora che quello politico. Ha assorbito la base sociale ed elettorale di Scelta Civica che, infatti, alle elezioni europee nel maggio scorso ha scelto in massa le liste di questo nuovo Pd. È così venuta meno la ragion d’essere originaria di Scelta Civica, che rischia di ridursi a un piccolo partito dedicato. Per questo accogliamo l’invito rivoltoci da Matteo Renzi a un percorso e a un approdo comuni e riteniamo che si debba andare nella direzione che i nostri elettori ci hanno già indicato. Per questo decidiamo di aderire ai gruppi del partito democratico di Senato e Camera, alcuni di noi anche al partito stesso”.
E concludono:
“Oggi ci ripromettiamo di portare nei gruppi parlamentari del nuovo pd i nostri valori liberaldemocratici, le nostre idee, i nostri progetti, le nostre competenze e il nostro spirito di servizio, con l’obiettivo di concorrere al lavoro entusiasmante che attende il Parlamento nei prossimi anni: quella riforma europea dell’Italia che sola può dare speranza nel futuro a noi e ai nostri figli”.
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