ROMA – Silvio Berlusconi torna a prendersela con i media: sarebbe colpa loro se il centrodestra ha perso le elezioni amministrative. In particolare il presidente del Consiglio se la prende con Anno Zero e le altre “trasmissioni micidiali che hanno dato una visione distorta della realtà di Milano e delle città in cui si votava”.
“Ci impegneremo in Parlamento affinché questo non possa più accadere”, ha detto il premier nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Grazioli dopo la nomina di Angelino Alfano a segretario politico del Pdl.
Berlusconi ha esposto i risultati dell'”analisi senza indulgenze ma anche senza depressioni” fatta dall’ufficio politico del Pdl. I motivi della sconfitta sono molti. “Abbiamo pagato dazio perché siamo al governo”, ha detto il presidente del Consiglio.
Poi c’è la crisi economica, anche se “c’è del miracoloso nell’aver tenuto i conti in ordine senza introdurre misure punitive verso i cittadini” e per questo “meriteremmo un monumento”.
Ci sono anche anche le “polemiche interne al partito”, la secessione di Fli, la guerra all’evasione “che non ci ha attirato simpatie”.
Ma soprattutto, è convinto il premier, “c’è una tenaglia mediatica contro di me. Ho tutte le tv contro tranne Mediaset una straordinaria tengalia dei media, tutta la stampa e i giornali. Il gruppo Mediaset si è astenuto da trasmissioni politiche, mentre la Rai ha messo in campo dieci trasmissioni che non si sono fermate durante i ballottaggi. Ho visto dei servizi micidiali, uno di Annozero me lo hanno fatto vedere in cassetta: è chiaro che chi non avesse equilibrio critico vedendo quel servizio non avrebbe mai potuto votare per noi a Milano”. Una situazione intollerabile per il premier: “Ci impegneremo parlamentarmente perché ciò non si ripeta più”.
Berlusconi non si fa mancare attacchi al Partito Democratico: “Il Pd fa festa, ma è patetico perché i candidati che hanno vinto le elezioni non gli appartengono”.
Parlando del futuro del Pdl dice: “E’ un grande partito, siamo ancora determinanti. Abbiamo sondaggi di oggi che ci danno ancora quattro punti di distacco nei confronti del Pd”.
Smentisce le divisioni e le difficoltà interne di cui si è parlato nelle ultime settimane: “Abbiamo dato la possibilità a molti media di avere un’immagine di divisioni, ma ho visto che si diceva che il Pdl è un partito pronto all’implosione: niente di più lontano dal vero. Non ho mai avuto dubbi sull’unità del partito”.
La conferenza stampa si conclude con una tentata contestazione, subito repressa: Gianfranco Mascia, uno dei leader del Popolo viola, che rivolgendosi a Berlusconi dice: “Volevo chiederle se lei sa che porta sfiga agli italiani e che con il referendum del 12 e 13 giugno lei sarà spazzato via. Risponda agli italiani e dica loro se si farà processare oppure no”. Immediatamente gli uomini della scorta del presidente del Consiglio hanno allontanato l’esponente del Popolo viola dalla sala.