ROMA – “I poliziotti violenti saranno puniti”. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri l’ha dichiarato in un’intervista a Repubblica dopo aver visto le immagini degli scontri tra manifestanti e polizia del 14 novembre.
La Cancellieri ha detto: “I poliziotti responsabili di abusi verranno puniti. E questo per rendere onore e merito agli altri loro colleghi che sono la maggioranza e nei cui confronti è necessario che tutto il Paese nutra il rispetto democratico che meritano.- poi ha sottolineato -. La violenza su un inerme è intollerabile e ingiustificabile”.
Dopo aver visto i video delle violenze e delle manganellate ai manifestanti il ministro ha dichiarato: “Questo poliziotto sarà identificato subito. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari. E lo stesso varrà qualora altre immagini dovessero documentare comportamenti simili. Su questo punto non ci sono né se né ma. Il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità”.
Per la Cancellieri “è giusto che il lavoro della Polizia avvenga nella massima trasparenza” e ”sono stata la prima a complimentarmi per la scelta di mettere online le immagini girate dalla Scientifica”. E sull’ipotesi di identificare i poliziotti con il numero di matricola sulla divisa, Cancellieri dice che si tratta di una ”questione delicata, ma da valutare”.
Gli studenti ”che a migliaia sono scesi in piazza esprimono le loro ragioni. Per questo vanno difesi nella loro libertà di manifestare. Ma questo può avvenire solo in una cornice di legalità complessiva”. Perché, ad esempio, ha ragione Piero Fassino: ”A Torino ci sono stati gesti da squadristi. E non è la prima volta purtroppo”.
Riflettendo sul suo ruolo, Cancellieri sottolinea che ”c’è un dato indiscutibile, la sottoscritta, come gli altri colleghi di questo governo, non solo ha una storia da tecnico ma è sola” perché ”sono espressione di una maggioranza parlamentare che è solo numerica. E spesso questo non è proprio un vantaggio”. Quanto alle parole di Beppe Grillo nella ‘lettera al soldato blu’, si è trattato per il ministro di parole ”da irresponsabile”, un esempio ”di sciacallaggio politico”.