ROMA – Tra Sel e Movimento 5 Stelle è già finita. Dalle vicepresidenze delle commissioni, prestigiose ma di facciata, lo scontro si è consumato su chi si prende la guida di Copasir e Vigilanza Rai. Vito Crimi e Roberta Lombardi, capigruppo M5s, litigano in crescendo con Fava e Migliore, uomini di Sel.
Tutto comincia col Copasir, il vaso di Pandora di tutti i malefici segreti di Stato secondo i Cinque Stelle. Sel si gioca la carta vincente: “Fava è perfetto. Non ci sono discussioni. Ha esperienza, qualità e capacità”. Scoppia il caos: i pentastellati non si fidano hanno l’impressione che quei sinistrorsi cerchino di affabularli con giochini di prestigio e il tavolo si scioglie.
Poi M5s passa all’attacco, si accaparra tutte le poltrone dei vice e manda la Lombardi a proferire sentenza: “Sel voleva giocare due parti in commedia. Quando si è trattato di votare le presidente delle Camere stava col governo, adesso che ci sono le commissioni sta con l’opposizione. Noi ci muoviamo con senso di responsabilità, rinunciando peraltro alle indennità”.
Migliore sbotta: “E’ l’anticasta che si fa casta! Altro che vera opposizione, la loro unica preoccupazione è stata quella di accaparrarsi tutte le poltrone disponibili.
Segue disarmante comunicato ufficiale di M5s: “A chi ci accusa di poltronismo, rispondiamo con la rivendicazione della presidenza delle commissioni Copasir e Vigilanza Rai. Non lo chiediamo noi ma i quasi 9 milioni di italiani che ci hanno votato”. I nomi di M5s sono: “Crimi e Angelo Tofalo al Copasir. Fico, la Nesci, Vignaroli, la Liuzzi e Airol alla Vigilanza Rai”.
Convinti che il potere costituito li voglia circondare e neutralizzare, i grillini sono scattati per eccesso di diffidenza pure contro Sel. Fine di un’amicizia poco convincente. Intanto Grillo accorre a Roma per conguagliare i suoi su temi caldi come la diaria e i rapporti con la stampa. L’ora di catechismo è fissata per giovedì. Non si sa ancora dove.
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