Scudo per Berlusconi, il Pdl vuole l’immunità ‘rafforzata’ e spinge per la riforma costituzionale

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 19:40 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il Pdl per mettere al riparo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dalle grane con la giustizia avrebbe in mente la riforma dell’articolo 68 della Costituzione, secondo quanto scrive l’agenzia Dire.

Dopo aver rilanciato l’ipotesi processo breve e spingere per limitare il ricorso alle intercettazioni da parte dei magistrati, adesso pensa a un nuovo scudo per Berlusconi. In cosa consisterebbero i cambiamenti: non sarebbe solo una reintroduzione dell’immunità parlamentare prima della modifica seguita allo scandalo Tangentopoli, ma la nuova norma, “contenuta in una proposta di legge depositata alla Camera il 2 febbraio scorso da 101 parlamentari del Pdl, crea, di fatto, un ‘lodo’ che sospende le indagini e i processi fino alla scadenza del mandato parlamentare”.

Il progetto di legge di Peppino Calderisi (primo firmatario)  è sottoscritto, tra gli altri, da alcuni degli avvocati-deputati del Pdl come Enrico Costa, Manlio Contento, Nunzia De Girolamo e Maurizio Paniz.  Su esso si legge “modifiche alla parte seconda della Costituzione per assicurare la governabilità del Paese”.

Dove sarebbe lo scudo. Secondo la Dire all’articolo 2, arriva la modifica all’articolo 68.  “L’autorità giudiziaria – recita il nuovo comma pensato dal Pdl – prima di sottoporre a procedimento penale un membro del parlamento, ne dà comunicazione alla Camera di appartenenza. Entro il termine perentorio di novanta giorni dalla comunicazione, nel corso dei quali il procedimento è sospeso, la Camera decide se disporre, a garanzia della libertà della funzione parlamentare, la sospensione del procedimento per la durata del mandato”. La proposta di legge costituzionale è già stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali.